Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match con il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni.
Novità tattica contro il Napoli?
“Quando mi mancano i centrali titolari, c’è poco da inventare. Pensiamo a fare bene ciò che sappiamo fare, poi vediamo. Non mi piace fare le cose improvvisate, non mi sveglio alla mattina e cambio a caso. Deve esserci un lavoro alle spalle, priorità a ciò che sappiamo fare”.
Su Kalinic
“Ha avuto un piccolo problema ma è tutto ok, si è sempre allenato. Sta bene, così come André Silva e Cutrone. Anche Suso ha avuto un qualcosina ma è tutto rientrato”.
Dopo il Sassuolo, c’è il rischio che le attenzioni siano tutte sulla finale di Coppa?
“Se andiamo a guardare la classifica, non possiamo fare nessuno scherzo. Non possiamo permetterci nulla, abbiamo Atalanta, Fiorentina e Sampdoria tutte vicine. Una squadra remissiva mi avrebbe mandato in bestia, ma contro il Sassuolo i ragazzi le hanno provate tutte per vincere. Ormai anche contro le squadre di C c’è organizzazione totale, tutti lo sono. Serve essere cattivi e qualitativi. Non siamo scarichi, abbiamo voglia e non deve essere un alibi la stanchezza”.
I possibili cambi di formazione
“Mi piace consolidare quello che di buono facciamo. Quando qualcosa funziona, le scelte sono per la continuità. Negli ultimi mesi hanno giocato sempre gli stessi, ma uno spezzone c’è sempre per tutti”.
Le somiglianze e le differenze con Sarri
“Entrambi a livello di look non è che siamo il massimo (ride, ndr), un po’ ci assomigliamo. Al di là delle battute, è un maestro e ha portato qualcosa di nuovo al calcio. Può stare tra i grandi tecnici italiani. L’ho incontrato solo una volta in Palermo-Empoli, già si vedeva il suo stile di gioco. Non ci fece capire nulla, soprattutto sui calci piazzati. Posso solo imparare da lui, orgoglioso di affrontarlo”.
Sulla gara di Reina e Donnarumma
“Non mi interessa, io penso a Gigio e ai miei. Pepe rappresenta il Napoli, se e quando arriverà lo accoglieremo a braccia aperta. Ma adesso pensiamo a noi e al Milan”.
Nuovamente sul VAR
“In Europa ci sono interessi incredibili e non capisco come non possa esserci. A cosa servono gli arbitri a fianco alle porte? Niente, è meglio metterli nello stanzino con un bello schermo davanti. E non ce n’è”.
La preparazione atletica
“I primi 12/13 giorni di preparazione sono fondamentali, io ad esempio preparerò la squadra qua a Milanello per la prossima stagione e solo poi andremo in America”.
Su Zapata e Musacchio
“Abbiamo provato qualche movimento che fa il Napoli con loro, ma ho molta fiducia in loro. Cristian farà il Mondiale tra due mesi, Mateo è un professionista vero e sono tranquillo. Hanno sempre lavorato al massimo, magari avranno delle difficoltà ma sono cose che potrebbero subire tutti”.
Il momento della squadra
“Dopo tre mesi di tante vittorie, iniziavano a piacerci certi risultati. Dopo gli ultimi punti ho visto un po’ di tristezza ma dobbiamo continuare, non possiamo lasciare nulla al caso. Il peggio è quando vedo i miei ragazzi con le infradito e i pantaloncini corti, quando invece sono incazzati è un bel segnale”.
Sulla carriera da giocatore
“Quando scendevo in campo, ero disposto anche a battagliare contro mio padre per la mia squadra e la vittoria. Giocava il mio gemello Rino, e tuttora mi è rimasta questa cosa. Ma spesso provo imbarazzo per certe cose che ho fatto, soprattutto quando le vede mio figlio su internet e nei filmati”.
Il record di Donnarumma
“Sono orgoglioso di lui. Adesso comincia il bello. Negli ultimi anni ha fatto 100 partite ed è incredibile, ora ha l’obbligo di diventare il più forte al mondo lavorando con serenità. C’è affetto e protezione totale per lui, si fa voler bene, e un errore ogni tanto ci sta. Deve alzare l’asticella, ha tutto per diventare il più forte al mondo”.
Nuovamente sulle parole di Buffon
“Sono l’ultima persona che può parlare di altri. Ho fatto un mucchio di cose anche io quando mi si chiudeva la vena: una testata a Jordan, sugli spalti ad insultare Leonardo… Io non posso parlare. Gigi rimane un grande compagno e un grande campione, quando vorrà chiederà scusa”.
La settimana internazionale di Coppa
“Un grandissimo orgoglio, hanno fatto bene al nostro calcio. Non si vedeva da anni cose del genere. Buffon? Non lo giudico, quando si perde c’è tanta amarezza. Mi dispiace per la Juventus e mi sono sentito orgoglioso del nostro calcio. E soprattutto per la VAR, è una nostra eccellenza e non capisco perché non si possa avere anche in tutta Europa”.
Cosa apprezzi del Napoli?
“Il loro palleggio con finalità, sanno dove vogliono arrivare e come farlo. La linee difensiva è uno spettacolo e scappano sempre alla perfezione, se sbagli ci sbatti sempre conto.
Come si affronta Sarri?
“I saggi mi hanno sempre detto di imparare l’arte e metterla da parte. QUando affronti i big come Sarri, Allegri e Di Francesco, posso solo guardare, imparare e mettere da parte. Sappiamo come giocano, fanno venire mal di testa agli avversari, dovremo essere bravi in tutto se vogliamo fare risultato”.
I risultati dell’ultimo periodo
“Ho dato due giorni di riposo alla squadra ma mercoledì ho subito parlato con tutti perché vedevo troppe facce abbattute. Con il Sassuolo abbiamo dato continuità di gioco ma serve migliorare davanti, la squadra però sta bene e non è vero che siamo stanchi. Maciniamo gioco, ci proviamo sempre e non subiamo troppo gli avversari. Tranne l’ultimo quarto d’ora con la Juventus, siamo vivi. Però è normale che dopo 3 partite fai due punti, si vede qualche segno di scoramento. Ma serve continuare sulla nostra squadra”.
Le prime parole del mister
“Per domani non basta solo lo spirito. Ci vuole coraggio, determinazione, organizzazione, quando mi riguardo giocare non è un bel vedere, non mi piaccio tanto ma era nel mio modo di essere. Domani non dobbiamo solo pensare ad avere la faccia incazzata, serve capire come affrontarli. Sarà necessaria una grandissima prestazione”.