A Tutto Milan

Verso Milan-Arsenal, Gattuso: “Mi piacerebbe rimanere a lungo, ma…”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Arsenal. Ecco le sue dichiarazioni.

Su Tottenham-Juventus e cosa consiglia ad Allegri

“Mica ha bisogno dei miei consigli. Ha fatto due finali di Champions, a me è capitato da giocatore di rimontare un 2-2 a Monaco. Tutti ci davano per spacciati. Si parlava già di Lippi al posto di Ancelotti e poi abbiamo vinto la Champions. La Juve è una grande squadra, poi state tranquilli. Allegri non morirà mai di stress, è il più grande allenatore italiano in questo momento e secondo me farà una grande partita”.

Su Conti e se può giocare con la Primavera sabato

“Ne parlo oggi con lui. Più tardi abbiamo una riunione con lui e con i dottori. Non so se giocherà, il campo di Solbiate non è in perfette condizioni e non dobbiamo rischiare nulla. Dobbiamo leggere i numeri correttamente, valutando attentamente tutto. L’importante è non aver fretta. Siamo a 30, non capisco tutta questa fretta di fare 31. Ci ho sbattuto i denti vivendolo sulla mia pelle. Dopo 4 mesi e mezzo sono andato alla Confederation Cup, perchè ho voluto fare il fenomeno. E poi per un anno e mezzo ho passato le pene dell’inferno e un giorno stavo bene e un giorno male. Siccome ho un po’ di esperienza su questo aspetto”.

Sull’effetto che gli fa sapere che il Milan fa paura all’Arsenal

“Al momento sono chiacchiere, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Oggi per come ci arriviamo oggi tutti dicono che possiamo metterli in difficoltà. Sicuramente siamo una squadra che a livello mentale, tecnico e tattico è migliorata tantissimo. Domani affrontiamo una squadra che ha dei problemi, ma sulla carta più forte di noi. Noi ci arriviamo con grande mentalità e grande condizione fisica. Dobbiamo dimostrarlo”.

Se gli piacerebbe fare come Wenger stando al Milan tantissimi anni

“Mi piacerebbe molto. Vorrei fare questo lavoro per tantissimi anni. Siccome lo so fare solo in un modo e ci metto tutto me stesso. Arrivo a sera che sono cotto veramente. O mi do una calmata o lo posso fare per pochi anni. Mi piacerebbe costruire qualcosa di lunga durata”.

Dopo la risposta di Jack che ha parlato del campionato inglese, Gattuso interviene ancora rivolgendosi al giornalista della domanda precedente

“Adesso mi hai creato un problema. Adesso c’è Raiola che si è già messo in moto. Stai buono, ma fatti gli affari tuoi (ride, ndr)”.

Domanda a Bonaventura se vuole andare in Premier in futuro, interviene Gattuso

“Lascialo stare. Jack, non rispondere. Sta bene al Milan, fa gol. Che deve andare, in Premier League a prendere mazzate? Lascialo stare qua”.

Sul gap tra Serie A e Premier League

“Le squadre italiane in Europa si stanno facendo valere. Oggi il paragone tra azienda calcio inglese e calcio italiano è 10 a 0. Quello che succedeva da noi 10 anni fa ora succede da loro. I campioni vanno da loro. Ci sono più nomi in Inghilterra che in Italia. Facendo così, però, si possono far crescere i nostri giovani ed è una cosa che mi piace. Non è un caso che oggi si parli di Cutrone e Calabria. Se gli viene data la possibilità e se son bravi possono mostrare le loro qualità. Non solo i nostri, ma ci sono tanti giovani italiani che stanno venendo fuori”.

Sul tipo di approccio alla partita con Lazio e Roma

“L’abbiamo preparata sempre allo stesso modo sia con Lazio che Roma. Nei primi tempi stavamo sui 20 metri, nei secondi tempi siamo saliti un po’ di più e ci ha permesso di essere più aggressivi. La linea di difesa si è alzata di una decina di metri e ci ha dato dei vantaggi”.

Sulla condizione atletica se è stato positivo non giocare il derby

“Chiedilo a Jack. Secondo me mi hanno odiato in questi 2 giorni (sorride, ndr). Il carico di lavoro che dovevamo fare domenica siamo andati a crearlo su dei lavori che ci mancavano. Ci siamo portati avanti, un blocco di lavoro avremmo dovuto farlo quando c’è la sosta più avanti e invece l’abbiamo fatto ora”.

Sul confronto con Wenger

“Non è una sfida con lui, perchè in quello non c’è partita. Ha vinto tanto in carriera, sono 21-22 anni che allena la stessa società. Il mio percorso è ancora molto lungo. Sarà una partita interessante, con una mentalità più nuova che è la mia, ma con lui che ha l’esperienza. Gli piace giocare basso con un grande palleggio. Lo saluto e mi metto al mio angolo, ancora i paragoni non si possono fare”.

Se la squadra ha nelle gambe e nella testa il ritmo europeo

“In Europa le partite sono molto più aperte. In Italia sono molto più tattiche. Dobbiamo fare attenzione alla qualità loro. E’ vero che anche noi le abbiamo, ma dobbiamo abbinare quantità e qualità e son sicuro che sotto questo aspetto non sbaglieremo”.

Su Cutrone salvatore della patria

“Cutrone non salva nulla da solo. E’ la squadra che fa lavoro sia in fase offensiva che difensiva. Ogni singolo giocatore si deve mettere a disposizione della squadra. Del singolo giocatore me ne può fregar di meno”.

Sui ricordi personali ai grandi partite di Champions

“Non ne ho avuti in questi giorni. La preoccupazione è come non far segnare l’Arsenal. Quando vado a letto sogno Ozil e Wenger, non quello che ho fatto da calciatore. Quello che ho fatto è passato, oggi è qualcosa di diverso e non si può paragonare”.

Su come trasferirà l’esperienza che ha ai giocatori

“Io devo trasferire la sensazione che io e il mio staff l’avevamo preparata in modo perfetto. Quando giocavo io con Ancelotti avevo questa sensazione in partita. Penso di dare le stesse sensazioni ai miei giocatori. Le chiacchiere le porta via il vento, in campo ci scendono loro e la preparazione tattica deve dargliela lo staff che li allena”.

Sulle frasi che dirà ai giocatori sulla partita

“Viverla con grande gioia e prepararla bene. La parola attenzione in una squadra di calcio c’è sempre. La tensione ognuno di loro la gestisce in modo diverso, però bisogna viverla ed essere contenti che si giochi una partita così. Ci sono giocatori che sognano per una vita partite così e non le giocano mai. Non bisogna pensare che se si sbaglia un passaggio sia una tragedia, c’è il compagno che ci mette una pezza. Quello è il segreto”.

Sulla partita

“Io ho vissuto da giocatore partite del genere, ora è tutto diverso. In confronto a Wenger io sono nella categoria Pulcini. Io ho iniziato da poco e lui è 30 anni che allena. La stiamo preparando, l’Arsenal è una squadra tecnica a cui non piace la transizione difensiva. Noi dobbiamo essere bravi a non subirli e a farli correre quando abbiamo la palla. Non dobbiamo sbagliare a livello mentale. Non dobbiamo spaventarci dei 70mila e giocare con le grandissime qualità che abbiamo, sia tecniche che fisiche. E così possiamo metterli in grandissima difficoltà”.

Se ha paura che lo stato emotivo della squadra possa influenzare la partita di domani

“Non penso proprio. E’ vero che la squadra domenica era molto scossa. La tristezza è rimasta, non c’era la solita musica nello spogliatoio. In allenamento, però, non è cambiato nulla. L’Arsenal è in difficoltà, ma ha grandissimi campioni e ha segnato 18 gol in Europa League. C’è grandissimo rispetto, noi dobbiamo fare una grande prestazione. Era da un po’ di anni che il Milan non giocava una partita in Europa con 70mila persone. Tranne Bonucci e Biglia la nostra è una squadra con pochissima esperienza in Europa, perchè siamo molto giovani. Abbiamo un’età media di 23-24 anni. Questo ci servirà per alzare l’asticella, anche in vista del futuro”.

Inizia a parlare Gattuso

“Voglio dire due parole su Astori. Perdiamo un grandissimo uomo di un’umiltà incredibile. Io ero al Milan e lui nelle giovanili. Quando lo vedevo in palestra mi chiedeva sempre se poteva usarla. Alla terza volta gli ho detto che era casa sua e che non serviva chiedermelo. (sorride, ndr) L’ultima volta l’ho incontrato il 30 dicembre a Firenze prima della partita e mi aveva detto che era orgoglioso e contento per me e la mia nuova avventura al Milan. Dev’essere un esempio per tantissimi giovani. E’ sempre stato rispettoso e con grande mentalità. Ci mancherà un grandissimo uomo, non lo dimenticheremo”.