Suso, giocatore del Milan, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di Tuttosport. Di seguito sono riportate le sue dichiarazioni.
Sulla sua stagione
“Valutando la mia stagione, un conto è giocare 25 partite, un altro 50. Non voglio trovare scuse, alla fine ho gli stessi numeri di un anno fa. Però è evidente che in 4-5 occasioni sono arrivato un po’ stanco”.
Su Douglas Costa
“Sicuramente abbiamo caratteristiche diverse. Lui è velocissimo, però entra quasi sempre nella ripresa. E a quel punto fa la differenza”.
Su Gattuso
“Ha fatto scelte precise ed è stato giusto così. Eravamo reduci da mesi nei quali non si riusciva a trovare una quadra. Lui ha preso una strada e l’ha seguita fino in fondo. Noi diamo stati i suoi interpreti. E quindi un po’ di stanchezza, alla fine, può esserci stata”.
Sulla Juventus
“Diciamo che ultimamente ha un po’ faticato, ma è anche vero che alla fine ha portato a casa il risultato. Se dite che non è stata una schiacciasassi come in passato, sicuramente è così. E probabilmente, in alcune partite, ha tirato fuori la classe e la forza della disperazione per uscire da situazioni che potevano essere complicate. Però quella che ci attende una finale con un trofeo in palio. La stanchezza, in partite come queste, non si sente”.
Sulla botta alla coscia
“Ho ancora un po’ di ore per smaltire la botta alla coscia destra. Ecco, il fatto che sia soltanto una botta è importante, perché significa sicuramente che il tempo gioca a mio favore. Credo che, complessivamente, la mia stagione sia stata positiva, chiudere con la Coppa Italia sarebbe la classica ciliegina sulla torta. La squadra sta migliorando, io sto migliorando e l’anno prossimo farò ancora meglio”.
Sul suo futuro
“Penso, e l’ho sempre detto, che qui al Milan sto molto bene, che mi sono trovato benissimo, che non c’è nulla che mi possa far pensare di andare via. Se la squadra, se la società vorrà crescere insieme a me, sarò ben contento perché ormai il Milan è la mia casa. Se così non fosse, se invece di crescere puntasse a un anno di transizione, me l’avrebbe detto”.
Sulla squadra rossonera
“Penso che dopo aver cambiato tutto un anno da, non si debba ricominciare di nuovo da zero, ormai abbiamo una buona base da cui partire. Finalmente c’è una base su cui inserire elementi nuovi, il mister sa quello che deve essere giusto. E ripartiremo da quel punto”.
Sul problema del gol
“Penso che sia un problema di tutta la squadra se il centravanti non segna. E comunque, anche questo non è un problema: se si vince con i gol degli esterni e dei centrocampisti, sarebbe perfetto”.
Su André Silva
“È giovane, ha tantissime qualità e ultimamente sta andando molto meglio. Ci sono giocatori che hanno bisogno di più tempo per adattarsi e lui è uno di questi. Tre mesi fa, tutti dicevano che Calhanoglu non serviva, mentre adesso è il migliore del calcio italiano. Ogni giocatore ha il suo tempo, giocare al Milan non è facile: conosciamo la storia, sappiamo quanti campioni hanno vestito questa maglia e quanti non sono riusciti ad emergere”.
Sull’Europa
“Ora si pensa solo a vincere la Coppa Italia e ad andare in Europa dalla porta principale. Se poi dovesse andare male, tutto sul campionato”.
Su Gattuso
“È un tecnico a cui piace la corsa, la fatica e la concentrazione. Come era lui in campo lo è adesso in panchina. Ma è una persona che nel rapporto umano sa trasmettere qualcosa di importante. Sa parlare, sa scegliere il momento giusto in cui dirti una cosa e stare invece zitto. In questo modo, sa sempre trasmettere la giusta fiducia”.
Sulla finale di Coppa Italia
“Dobbiamo disputare una partita perfetta, solo così ci sarà la possibilità di vincere. Sono convinto che l’anno prossimo possiamo davvero fare il salto di qualità: una vittoria in Coppa Italia completerebbe il percorso di crescita e ci darebbe grande fiducia anche per la prossima stagione. La partita contro la Juventus si prepara da sola, si sicuro non rischi cali di concentrazione”.