Suso, giocatore del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di MARCA parlando del suo futuro e dei prossimi obiettivi. Ecco le dichiarazioni.
Sull’estate trascorsa
“Sono stato con la famiglia alle Maldive, poi sono andato per qualche giorno a Cadice e poi ad Ibiza. E’ stata una lunga vacanza, forse la più lunga che ho mai avuto. Non essendo andato al Mondiale ho avuto un mese e mezzo. Siamo tornati al lavoro il 9 luglio. E’ vero che l’estate serve per staccare, ma alla fine ti manca un po’ l’allenamento con i compagni e le partite nel weekend“.
Sulla tournée americana
“Contro il Manchester United abbiamo giocato piuttosto bene e perso ai rigori. Anche la seconda non è andata male contro il Tottenham, ma ci hanno battuto. Stiamo prendendo il ritmo. E’ sempre bello vincere partite anche quando si è in preparazione. Adesso arriva il Barça. Abbiamo visto che non hanno i nazionali, ci saranno tanti giovani, ma sappiamo come giocano, hanno una filosofia definita“.
Sul gol contro lo United
“È sempre bello segnare, ma nel precampionato la cosa importante è allenare le gambe. In questo mese si avvertono le gambe pesanti“.
Sugli allenamenti in Italia
“La verità è che si dà molta importanza al fisico, ho notato la differenza quando sono arrivato. Fisicamente e tatticamente si lavora di più rispetto alla Spagna e all’Inghilterra. Ci sono più sessioni video ed allenamenti senza palla. Gattuso è un allenatore a cui piace giocare, ma bada molto anche al fisico. Questo è uno dei precampionati più duri che ricordi“.
Su Gattuso
“Ha il DNA del Milan. Trasmette tanto entusiasmo ed entusiasmo per il club. Siamo migliorati molto da quando è arrivato“.
Sui gol
“Bisogna migliorare un po’ alla volta, ma ho 25 anni e credo che queste cifre siano basse, devo migliorare. Con l’allenatore sono partito dall’inizio, fisicamente mi trovo meglio. Lo scorso anno ho giocato 50 partite e sono arrivato con la giusta benzina alla fine. Penso di dover raggiungere almeno dieci gol a stagione“.
Sulla carriera in Spagna
“Il Milan in Italia è come il Real o il Barça. E’ il club più importante. Anche in Inghilterra al Liverpool ho imparato cose importanti. In Italia sono migliorato tatticamente. Ho giocato tre anni in Italia e ho fatto molto bene”.
Sull’esperienza con il Liverpool
“Non mi dimenticherò mai l’esperienza in Inghilterra. Ci hanno insegnato ad amare il calcio e a diventare professionisti. Giocare ad Anfield, che è uno dei più bei stadi al mondo, è una vera esperienza“.
Sulla possibile voglia di tornare in Spagna
“In termini di qualità della vita, l’Italia è molto meglio dell’Inghilterra. Assomiglia molto alla Spagna. Si mangia bene, si vive bene e il clima non è male. Vorrei continuare, ma è chiaro che la Spagna è casa mia. Mi piacerebbe godere del calcio spagnolo“.
Sulle offerte e il rinnovo
“Abbiamo avuto diverse offerte, quattro o cinque, ma il club non ha voluto trattare. Ho sempre detto che amo Milano e la mia famiglia è molto felice. Con la nuova proprietà ci siederemo e parleremo ancora di rinnovo. Ho rinnovato a novembre e forse potremo farlo di nuovo presto. Per me è un orgoglio. Nonostante la Juventus sia in vetta, si sa e si sente che il Milan è uno dei club più forti. E’ una gioia che io sia uno dei giocatori più importanti al Milan“.
Su Higuain
“Quando il progetto è interessante e giocatori come Higuain arrivano è sempre positivo. Il livello della squadra cresce. Se dovesse fare bene, sarà automaticamente positivo per noi. E’ un giocatore che si smarca bene e sa cosa fare col pallone, potremo adattarci molto bene“.
Su Bonucci
“Perderemo leardship ed esperienza, ha portato tante cose in una squadra molto giovane. Ha sentito di aver fatto un passo indietro firmando per il Milan ed è per questo che è tornato alla Juve“.
Sui prossimi obiettivi rossoneri
“Lo scorso anno c’erano alte aspettative con il cambio di proprietà e gli acquisti, ma non ci siamo riusciti. Quest’anno, con l’allenatore all’inizio, l’obiettivo sarà giocare la Champions League“.
Su Luis Enrique
“È una persona che ha allenato all’estero ed è sicuro che guarderà anche ai giocatori che non giocano in Spagna. E’ vero che i giocatori che sono in Spagna hanno più visibilità, ma al Milan dovrebbe essere la stessa. Sarebbe un sogno giocare all’Europeo o al Mondiale“.