C’è un Diavolo a due anime, una parte legata alla gloriosa storia di San Siro e l’altra rivolta verso il futuro con il richiamo di una nuova casa. Dopo il primo tentativo fallito a cavallo del 2014/2015, i piani alti di via Aldo Rossi tornano a progettare un possibile (o probabile) trasloco. L’Area Expo non è più nel mirino, ormai indirizzata verso nuove soluzioni, lo sguardo dunque volge ad inedite aree urbane da individuare e sviluppare. Nella settimana di Benevento-Milan e del ribaltone gerarchico sulla panchina dei rossoneri, la macchina organizzativa milanista muove qualche passo in avanti nel silenzio per la tematica stadio.
INCONTRO CON MARAN
In particolare, come raccolto da MilanNews.it, il Diavolo nella giornata odierna avrebbe incontrato l’assessore Maran. La delegazione del club, guidata dal Chief Operation Officer Alessandro Sorbone, avrebbe dunque dato vita ad un incontro preliminare, volto ad aprire ogni possibilità per il futuro rossonero. Tanti i temi trattati, anche grazie alla collaborazione di un gruppo di consulenti specializzati, dalla cogestione di San Siro ad altre aree di Milano per un’eventuale nuovo impianto. In tal senso, il comune meneghino avrebbe proposto lo spazio di Rogoredo, nel sud-est della città, ma il Milan non avrebbe gradito la prima location avanzata dall’assessore. La dirigenza, d’altro canto, non avrebbe ancora avanzato una proposta contente una zona specifica, ma il vaglio delle opzioni procede.
IL DESIDERIO
Il desiderio mai celato del club sarebbe quello di portare il Milan in una nuova struttura. Il gap con il calcio estero è ormai segnato e, gran parte di questa distanza, è imputabile all’assenza dei ricavi da stadio di proprietà. Nel pallone che muta e corre veloce verso il domani, possedere un impianto moderno, all’avanguardia, sempre aperto e capace di produrre guadagno è essenziale come l’aria per l’aspetto economico. Lo stesso Marco Fassone, sulla tematica, non si è mai nascosto, come testimoniano anche le dichiarazioni nella Q&A avuta con i tifosi: “Noi pensiamo che San Siro icona del calcio mondiale, nel medio periodo, non ci possa permettere di raggiungere gli obiettivi economici che uno stadio deve fornire. Dovremo avere solo uno stadio per il Milan, che sia San Siro o da un’altra parte entrerà poi in un dibattito. Certamente sceglieremo la cosa migliore per il Milan perché ci serve il nostro stadio, questa è una strada tracciata“. Una via segnata dunque, un percorso da seguire nel quale, oggi, il Milan ha mosso ulteriori passi in avanti.
fonte: milannews.it
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