Andriy Shevchenko, bandiera del Milan, è stato intervistato da DAZN e ha parlato anche dei rossoneri. Ecco le sue dichiarazioni.

Le parole di Shevchenko

Sicuramente un giorno mi piacerebbe allenare il Milan: sono legatissimo alla società e ai tifosi. Adesso quasi tutti i miei ex compagni fanno gli allenatori, molti hanno allenato il Milan: magari tocca anche a me una volta. Rino è sempre stato un grande motivatore, ma non mi aspettavo che diventasse un tecnico completo. Soprattutto vedendolo all’inizio: molto emotivo, litigava con arbitri e giocatori. Adesso lui regge bene il lavoro, si è trasformato. Spesso mi sono sentito in un bunker. Uno dei momenti più difficili è stato il terzo anno al Milan, quando è arrivato Carlo Ancelotti. Io ho avuto un po’ di problemi fisici, poi quando ero pronto a tornare, la squadra stava andando bene con un altro schema, con una punta sola. Allora io son stato fuori per tre mesi, in quel momento è importante parlare con l’allenatore: Carlo mi motivava, mi spiegava che in quel momento non c’era spazio per me, ma sarebbe arrivato il mio momento e mi sarei dovuto tenere pronto“.