L’intervista esclusiva a Stefano Pioli ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport‘ 

Sul momento del Milan: “E’ chiaro che il nostro è stato un inizio di campionato importante, siamo soddisfatti. Ma è solo l’inizio. Incontreremo tante difficoltà, tante partite difficili. Il nostro obiettivo è pensare alla prossima partita. Essere ambiziosi per me vuol dire essere concentrati sulla prossima partita. Volevamo tornare in Europa League, ci siamo riusciti: ora vediamo cosa succederà”.

Sul lavoro nel Milan: “Esiste un gruppo di lavoro che ha sempre cercato di mettere al primo posto lavoro, professionalità, disponibilità e volontà di crescere insieme. Il gruppo aveva bisogno di conoscersi e stare insieme. Abbiamo approfittato della sosta per il coronavirus, purtroppo, per migliorare i nostri meccanismi. A Milanello abbiamo sempre avuto a disposizione tutto per fare bene”.

Su Zlatan Ibrahimović: “Chiaro che ogni squadra che ha un campione in campo da lui cerca di portarsi a casa grandissimi vantaggi. Inevitabile che Zlatan ci stia dando tanto, ma è sotto gli occhi di tutti la crescita dei compagni. E’ un lavoro di qualità, disponibilità. Cerchiamo di prendere da ogni nostro calciatore il massimo possibile: questa è la cosa più importante”.

Su quando è nato questo Milan: “Io credo che il Milan sia nato dal gennaio 2020, con gli arrivi di Zlatan, di Simon Kjaer, di Alexis Saelemaekers, con la costruzione di una squadra più vicina alle nostre idee e e meccanismi. Abbiamo lavorato su situazioni e posizioni in campo, siamo cresciuti in autostima, consapevolezza. E’ un percorso di tanti mesi che sta dando risultati positivi: arriveranno momenti difficili, ma siamo un gruppo unito con tanta voglia di migliorare”.

Sul calciomercato estivo: “Con la società abbiamo condiviso tutto, ognuno nel suo campo, con il rispetto dei ruoli, abbiamo cercato di migliorare la squadra. Con il rinnovo di Zlatan, le conferme di Kjaer, Rebic e Saelemaekers, poi l’acquisto di Sandro Tonali, Brahim Diaz e Diogo Dalot, volevamo migliorare la squadra e l’abbiamo fatto. Siamo tutti nella stessa direzione: i nostri investimenti sono stati per il presente ed anche e soprattutto per il futuro. Non abbiamo nessuna pressione particolare, se non quella di migliorare e di vincere più partite possibili”.

Sulle chiavi tattiche del gioco rossonero: “Da gennaio in poi abbiamo cambiato modo di giocare, dal centrocampo a 3 con vertice basso a centrocampo a 2 con vertice alto, con Ibra punto di riferimento in avanti. Il nostro percorso è iniziato lì, tutti i giocatori sono nelle condizioni ideali di rendere al meglio, hanno consapevolezza delle loro qualità, hanno più fiducia. I risultati ci danno convinzione: dobbiamo cercare di insistere e di durare il più possibile”.

Sul rinnovo di Ibrahimović: “Non lo so questo, è difficile adesso pensare al futuro. Credo che nemmeno lui ci stia pensando. E’ giusto essere concentrati sul presente. E’ bello vederlo felice, di allenarsi, di giocare, di stare dentro Milanello con i compagni. Non è il momento ideale per pensare al futuro adesso”.

Su Tonali: “Sandro ha avuto un’estate un po’ difficile, è un giocatore di grandissima prospettiva, ma di gran qualità, senso della posizione, trasmissione della palla veloce. Per me è un titolare. Ho la fortuna di avere più titolari in questa squadra. Abbiamo la fortuna ed il piacere di giocare più partite. Non siamo ancorati ad un unico sistema, possiamo variare, adesso stiamo facendo bene con questo modo di stare in campo”.

Sul Milan offensivo che segna molto: “Credo che ci sia la volontà di adattarsi ad un calcio più moderno ed europeo. Cerchiamo di comandare le partite, lo facciamo noi come tanti altri, e cerchiamo di non subirle. Chiaro che così rischi qualcosa dietro, si accetta la parità numerica dietro. Dobbiamo però anche esaltare lo spettacolo: serve la mentalità di fare un gol più degli altri piuttosto che subirne uno in meno”.

Sui meriti riconosciuti a Pioli: “E’ molto importante quando ti vengono riconosciute caratteristiche e qualità. Cerchiamo di essere disponibili e vicini ai calciatori, con disponibilità e serietà. Nel miglior modo possibile perché c’è voglia e volontà di stare insieme”.

Sul mercato di gennaio: “Credo che la società, Paolo Maldini, Ivan Gazidis e Frederic Massara, sanno dell’importanza dei giocatori che sono in scadenza, so che stanno lavorando per cercare di sistemare la situazione. Parliamo di giocatori importantissimi, come Gigio Donnarumma, Hakan Çalhanoglu e Zlatan: sono sicuro che faranno di tutto per continuare insieme”.

Sulle ambizioni del Milan in Europa League: “Noi siamo il Milan, è giusto che affrontiamo con serietà ed ambizione ogni partita e competizione. Non siamo nelle condizioni di poter scegliere. Sarà la normalità cambiare qualche giocatore di partita in partita, ma sarà sempre la squadra migliore per ogni singola partita. L’Europa è il giardino del Milan: ora siamo nell’Europa che conta di meno, ma proveremo a fare bene ed a vincerla. Il girone è molto equilibrato, la quarta squadra è il Lille che sta dominando in Francia. Ma la nostra testa ora è al Celtic giovedì sera”.

Sul modo di giocare del Milan, molto offensivo: “Il calcio è sempre in evoluzione, non bisogna mai fermarsi. Questo è un modo di giocare che piace ai giocatori, soprattutto a quelli forti, che vogliono fare la partita, avere il pallone tra i piedi, creare azioni pericolose”.

(Fonte: Pianeta Milan)