Vincenzo Montella, allenatore del Milan, è stato intervistato in conferenza stampa in vista del derby che si giocherà domani alle 20:45.

La sfida Borja Valero-Biglia: “Da lì nasce l’inerzia della partita. Sono due cervelli in campo, organizzeranno loro il derby”.

Prisco disse di voler vincere anche con un autogol il derby, Ferri si fece autorete. Non vuoi rivedere le tue dichiarazioni post Milan-Roma? “Non sono superstizioso (ride, ndr)”.

Manca velocità al Milan? “Non penso. Bisognerebbe giocare di più dentro l’area, ma ci arriviamo con frequenza.Oltre al possesso palla, siamo la squadra che ha calciato di più in porta”.

Quando si diverte Vincenzo Montella? “Quando mi dicono che non ho azzeccato la formazione (ride, ndr). Perché dopo è tutto molto facile. Le mie scelte sono sempre ponderate e mi diverto quando posso scegliere liberamente”.

La situazione sul preparatore: “È stato scelto, stiamo solo aspettando la sua risposta perché si deve liberare”.

La fiducia della società: “Ci sentiamo tutti i giorni, sono molto presenti. Mirabelli poi è sempre a Milanello. Si stanno comportando in maniera ottima, non ho alcun alibi su questo. Mi danno libertà su tutto e sostegno assoluto, sto trovando delle persone perfette nei miei confronti”.

Chi toglieresti all’Inter solo per la gara di domani? “Dico Perisic”.

Il controllo dello spogliatoio: “Assolutamente sì, ho il controllo. Lo sento e lo respiro, c’è voglia di rivalsa e siamo un gruppo coeso. Dobbiamo crescere nelle difficoltà, dimostrando di saper reagire nei momenti duri”.

La crescità qualitativa della squadra: “Il percorso che abbiamo interpreso deve portarci ad un gioco di altissimo livello, che a tratti abbiamo già fatto vedere. Ora il nostro compito è farlo vedere in tutte le gare e per 90′, ma ci vuole tempo. Tornando alla vittoria anche sporca, io non credo ci siano successi belli o brutti. Si viene giudicati per il risultato finale, quindi tutto dipende da quello”.

Fioretto per la vittoria: “Non ho pensato a nulla”.

La gara di André Silva: “Ha contribuito a portare il Portogallo ai Mondiali, è un calciatori di questo livello. Quando era arrivato era solo bello, non mi riferisco all’aspetto fisico, ora è anche più pratico e diretto. Pensa più al gol ed è maggiormente sgamato per il nostro campionato. Sono convinto che farà bene, ha grandissima volontà e stiamo lavorando con lui per crescere ulteriormente”.

I complimenti di Kessie per la gestione della pressione: “Nulla di ché, accumulare le tensioni è un atto dovuto da parte mia. Fa parte del mio lavoro, sono cose normalissime in un momento come questo. È giusto che io abbia preso più di altri le responsabilità”.

La personalità di Bonucci dà fastidio allo spogliatoio: “Leonardo è un giocatore del quale non ci pentiremo mai, è un valore oggi di oggi e del domani. Non so cosa venga raccontato e cosa venga scritta, al Milan seguiamo tutti una sola anima. Vecchi o nuovi, giovani o meno giovani, chi non ci segue non è un vincente. Questi spifferi non esistono, tutti seguono la mia indicazione. So perché alcuni dicano certe cose…”

Lo stato di forma di Bonucci: “Sta bene fisicamente e a livello di prestazioni ci aspettiamo di più. Sono però convinto che alzerà la sua prova. Ora è un momento così, al minimo errore è colpevole di tutto, ma lui è forte e sa questa cosa. Sa difendersi e non ho alcun tipo di preoccupazione in merito alla sua situazione”.

Una qualità da prendere da Spalletti: “Lo stimo moltissimo. Sono stato allenato da lui e ho visto la sua trasformazione su tutti i piani. Mi auguro di poter crescere e migliorare come lui… Poi spero di non perdere i capelli in questa trasformazione (ride, ndr)”.

Tabù Spalletti da sfatare, sempre vincente contro Montella: “Ha tutti i numeri a suo favore. L’ultima sconfitta è stata reale e sincera, mentre gli altri successi sono un po’ bugiardi. Sono un po’ in credito con lui, spero mi venga restituito qualcosa (ride, ndr)”.

In merito alle dichiarazioni di Berlusconi, ci sono consigli migliori quest’anno? “Ho già risposto abbastanza a questa cosa (ride, ndr). Ma tutti mi danno consigli, anche mio figlio. Decido sempre di testa mia, elaboro tutto ciò che mi viene detto e poi decido io. Se non avessi questa autonomia, mi divertirei molto meno a fare il tecnico”.

Pressione per la propria professione? “Vivo il derby in maniera serena ed equilibrata, con stimoli e voglia. C’è serenità, la società è stata fantastica in questo periodo. Ho visto e letto scenari e spifferi, ma so che quando vinceremo sarò bello e con gli occhi azzurri (ride, ndr) mentre ultimamente ho visto chi è sceso dal carro e chi probabilmente non ci tronerà più sopra. Sono fasi, anche la crescita passa da queste cose”.

Inter fortunata? “Dirlo sarebbe ingeneroso e semplicistico, anche scorretto nei confronti della mia professione. Sono punti meritati, anche io vorrei averlo”.

Su Spalletti: “È un grandissimo, ha trovato ragazzi con voglia di rivalsa. Noi invece giochiamo bene ma abbiamo cambiato 11 giocatori. Però Luciano è il valore aggiunto dei cugini”.

Il possibile distacco di 10 punti: “Non lo vedo perché io contemplo solo la vittoria (ride, ndr). Ma domani non ci sarà nessun verdetto, il campionato è lunghissimo”.

Cosa serve per vincere il derby: “Il termine cattiveria non mi piace, preferisco avere la rabbia con furore e spensieratezza”.

La forza dell’Inter: “Sono molto equilibrati ed esperti. Sanno alzare ed abbassare il ritmo, poi davanti hanno qualità e corsa. Dobbiamo stare attenti a non lasciargli campo e spazio, soprattutto per i cross. Rimango impressionato dalla comprensione che ha delle gare”.

La posizione di Suso: “Per le qualità che ha, può e deve essere libero di interpretare il ruolo nel quale giocherà domani”.

Più pressione oggi rispetto a Doha: “È un derby importante per entrambe, di rinascita per i due club. Noi siamo tornati in Europa mettendo una coppa in bacheca. Ho vissuto derby di tutta Italia e questo si respira nell’aria. È una pressione piacevole, dà vita e stimoli”.

Un aggettivo per il derby: “Non vorrei sbagliarlo… (ride, ndr). Ci serve spensieratezza con rabbia e leggerezza”.

Le settimane di lavoro per Suso e Bonaventura: “Hanno lavorato duramente. Entrambi hanno grandi qualità e mi aspetto tantissimo da loro. Si sono calati nel 3-5-2 e li vedo migliorati rispetto a qualche settimane fa”.

Le differenze tra Milan e Inter: “Non ci sono 7 punti tra noi e loro, sia per valori mostrati in campo che in prospettiva. Dobbiamo pensare a fare il Milan lavorando sui nostri pregi e pensare a vincere”.

Ecco le prime dichiarazioni del tecnico rossonero: “Arriviamo bene al derby, sono rientrati tutti e alcuni con entusiasmo alle stelle. Siamo concentrati, pronti e determinati”.