È finito 2-1 il match tra Milan e Udinese. Mattatore assoluto si è rivelato Nikola Kalinic, che alla sua prima a San Siro ha siglato una doppietta. Il croato si è visto annullare il terzo gol dal VAR. Per i bianconeri a segno Lasagna.
G. Donnarumma 6: Lasagna lo fa secco due volte, una in posizione di off side e una su gentile assist di Romagnoli. In entrambi i casi non ha colpe. Controlla bene qualche pallone vagante che viene calciato nella sua area dai giocatori dell’Udinese.
Musacchio 6,5: al debutto nella difesa a tre dal primo minuto è decisamente il migliore del reparto. Attento e sicuro negli interventi, nell’uno contro uno non lo saltano mai.
Bonucci 5,5: primo tempo assolutamente da rivedere. Troppi tempi sbagliati in uscita, con il pallone che gli passa sopra la testa in un paio di circostanze, segno evidente di un’errata lettura delle traiettorie. Cresce nel secondo tempo, ma le situazioni del primo influiscono nel giudizio.
Romagnoli 5: in due minuti rende insufficiente la sua prova. Al 26’ si prende un giallo ampiamente evitabile e due minuti dopo, in maniera del tutto scellerata, mette in porta Lasagna che scarta il pacco regalo e impallina Donnarumma per il gol del pareggio. Nella ripresa sfiora il gol di testa da centravanti improvvisato.
Calabria 6,5: dopo la prova non convincente di Skopje come quinto di centrocampo, legittima la scelta di Montella con una prova di personalità. Suo l’assist che Kalinic traduce in gol per il primo vantaggio milanista. Nel finale, nel confusionario arrembaggio friulano, pulisce un paio di palloni avvelenati. Scuffet gli nega la gioia del primo gol in A.
Kessie 7: come un diesel, impiega i primi minuti per carburare e trovare il suo ritmo dentro alla partita. Quando ci riesce, però, va forte e nella ripresa è quello che ha gli strappi più importanti e che fanno sbandare l’Udinese sia in mezzo sia dietro.
Biglia 7.5: ha due occhi, come ogni essere umano, ma deve averne un terzo da qualche altra parte perché con il primo controllo orienta la giocata e poi apre la manovra sulle fasce con precisione chirurgica. Sa quando premere sull’acceleratore e quando tenere basso il ritmo. Utile anche in fase di copertura.
Bonaventura 6: proposto come mezz’ala, si accende in combinata con Ricardo Rodriguez. Da segnalare anche qualche slalom gigante in mezzo al nutrito centrocampo friulano. (dal 23’ st Calhanoglu 6: un po’ mezz’ala un po’ seconda punta, si adatta a due ruoli nel giro di 22 minuti e non è cosa da poco).
R. Rodriguez 7: moto propulsivo costante e pericoloso. Sforna una quantità infinita di cross verso il cuore dell’area di rigore avversaria e il campanello d’allarme suona sempre forte. Scuffet gli alza in angolo una punizione velenosa, da rivedere quando arma il piede meno nobile.
Suso 5,5: agisce da seconda punta pura, mettendoci volontà e qualità. Tuttavia sbaglia troppi tocchi e qualche apertura. Il suo mancino non punge quasi mai, anche se mette sulla testa di Romagnoli un pallone molto bello. (dal 23’ st Cutrone 6: entra a fare la punta di riferimento, con Kalinic prima e Calhanoglu poi che gli girano attorno. Fa a sportellate con Nuytinck e sfiora il gol del 3-1).
Kalinic 8: ha un feeling particolare con la porta sotto la Curva Sud perché prima della doppietta all’Udinese, nei medesimi tre legni, aveva segnato con la maglia della Fiorentina due gol all’Inter e uno al Milan (lo scorso anno). Si presenta alla prima da titolare davanti al suo pubblico con due reti da rapace puro e fa un grande lavoro in fase di sponda e di non possesso. Il VAR gli cancella la tripletta. (dal 39’ st Locatelli sv).