Il Torino ha già giocato a San Siro a novembre, facendo un’ottima figura e guadagnando un punto prezioso contro l’Inter (1-1). Ci tornerà domenica pomeriggio, sfidando il Milan in uno scontro diretto per la zona Europa: i granata, infatti, occupano l’ottava piazza della classifica, proprio alle spalle dei rossoneri (-1). Il pareggio dell’Olimpico, 1-1 contro il Chievo, ha lasciato un po’ l’amaro in bocca alla formazione di Mihajlovic, che ha voglia di rivalsa e tanta qualità per rendere imprevedibile questo appuntamento.

ULTIMA SFIDA

Milan-Torino 3-2 del 21 agosto è stato l’esordio della stagione 2016/17, diventato una partita-simbolo per com’è andata a finire. Era anche il debutto di Mister Montella in panchina a San Siro, subito vittorioso grazie soprattutto a Donnarumma: il portiere, allo scadere, ha neutralizzato il rigore del possibile 3-3 di Belotti, regalando 3 punti meritati vista la grande ora di gioco del Diavolo, avanti 3-1 (tripletta di Bacca) ma quasi recuperato nel finale. In occasione del penalty, Paletta venne espulso. Da lì in poi non ci sono stati più confronti casalinghi in campionato, solo in Coppa Italia a inizio 2017 quando i rossoneri passarono 2-1 ai quarti.

COSA DEVE FARE IL MILAN

Il Diavolo è reduce (in campionato) dalla sconfitta per 2-1 al San Paolo di Napoli. Una sfida che ha messo in mostra tutte le difficoltà dei rossoneri nel mettere in condizioni gli attaccanti di fare gol. La sfida di San Siro sarà un test importante, contro un ottimo avversario, come ha sottolineato Fabio Bazzani.

IL GRANDE EX

Sono stati 10 mesi intensi quelli vissuti da Sinisa Mihajlovic sulla panchina rossonera. Una stagione non semplice (2015/2016), che ha visto la formazione rossonera caratterizzata da alti (su tutti il 3-0 nel Derby sull’Inter) e bassi. Il tecnico serbo ha già affrontato il Milan da ex, nello scorso campionato, ottenendo una sconfitta a San Siro. Di sicuro, quello che arriverà a San Siro sarà un Torino ad immagine e somiglianza del suo Mister, come spiega Fabio Bazzani.

ATTENZIONE A…

Adem Ljajic è uno dei giocatori di maggior talento a disposizione di Mihajlovic. Il serbo ama partire da sinistra per venire dentro il campo e cercare i fraseggio con i compagni. È terzo in campionato per numero di occasioni create (35), dietro solo a Insigne (41) e Candreva (40). Per Ljajic un gol dal dischetto in Serie A contro il Milan nell’aprile 2013 (con la Fiorentina).

Sulla fascia opposta gioca Iago Falque, altro elemento da tener d’occhio nello scacchiere granata. Quattro degli ultimi otto gol del Torino in campionato sono stati realizzati dallo spagnolo, che attualmente è fermo a quota 5 reti (miglior marcatore).

Andrea Belotti è il punto di riferimento offensivo. Forte fisicamente, bravo con la palla tra i piedi e dotato di un grande spirito di sacrificio. Si può sintetizzare così il numero 9 granata, che in Serie A ha trovato la rete già due volte contro i rossoneri, proprio nei due match più recenti in ordine di tempo. Fabio Bazzani identifica in lui il pericolo numero 1.

fonte: acmilan.com