Il tecnico del Milan, Marco Giampaolo, è finito sul banco degli imputati dopo la seconda sconfitta consecutiva in Serie A contro il Torino. Arrigo Sacchi, intervistato da La Gazzetta dello Sport, difende però l’operato dell’ex allenatore della Sampdoria, chiedendo fiducia alla società così come a lui la diede a suo tempo Silvio Berlusconi.
Le dichiarazioni di Sacchi su Giampaolo
“Il Milan di Giampaolo ha mostrato miglioramenti che fanno ben sperare per il suo futuro. Maldini ha paragonato questo inizio con quello del 1987, poi terminato con la vittoria del campionato. Spero per loro che si ripeta la storia. Il tecnico è una garanzia assai superiore di quanto potessi essere io nel 1987″.
“Sono anni che Marco allena in C, B e A nelle ultime quattro stagioni, le squadre da lui dirette sono andate ben oltre le previsioni, giocando un calcio da protagoniste, divertente e bello. Ha valorizzato molti giovani calciatori dimostrandosi un vero maestro con sensibilità e idee non comuni”.
“Il club deve evitare di essere precipitoso, dimostrare fiducia e amicizia come fecero con me Berlusconi e Galliani. Io ero un signor nessuno, ma il club si fidò e seguì le mie indicazioni anche nella campagna di acquisti e vendite. Giampaolo deve sentire la stima del club come la sentivo io, soltanto così potrà esprimere tutte le proprie potenzialità in un ambiente sereno e coeso”.
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