DALL’ESTATE AD OGGI

La classifica del Milan, dopo 9 giornate, è lontana da quella che sognavano gli oltre 100mila tifosi rossoneri che avevano preso d’assalto San Siro in agosto, fra Europa League e campionato. L’impatto negativo lo hanno determinato gli infortuni estivi e i relativi ritardi di condizione, la complessità della definizione del sistema di gioco e il modo non uniforme di calarsi nella nuova realtà da parte dei nuovi. Ma è anche vero che, al netto degli episodi, anche se i risultati sono carenti, la squadra non ripete più le prestazioni aleatorie e leggere esibite contro Lazio e Sampdoria.

LA QUESTIONE DEGLI EPISODI

I tifosi li vivono come alibi e non vogliono che ci si aggrappi sopra. Ma la prima rete della Roma con deviazione rossonera, il rigore al 90′ nel Derby con abbraccio rossonero, il gol in fuorigioco millimetrico annullato contro l’Aek e il rigore su Jack non dato contro il Genoa hanno avuto il loro peso. Nessun complotto e nessun vento negativo, ma ci sono alcune situazioni decisive che stanno dicendo male. Per farle girare in positivo bisogna lavorare, crescere, stare bene in campo ed essere sempre più autorevoli e cinici nelle prestazioni.

MANCANO ALL’APPELLO I GOL

L’ultima partita che il Milan ha vinto con reti segnate su azioni manovrate risale al 17 settembre in campionato, Milan-Udinese 2-1, più di un mese fa. In Europa League invece il riferimento è il 28 settembre, Milan-Rijeka 3-2, oltre tre settimane fa. A ottobre tre delle quattro partite giocate dal Milan si sono concluse senza gol all’attivo: contro Roma, Aek Atene e Genoa. Tutto questo comincia ad essere un dato di cui la squadra è giusto tenga conto. Bisogna coltivare cattiveria e precisione al momento di tirare in porta, da parte delle punte e da parte di tutti i giocatori che si presentano in zona tiro.

180 MINUTI SENZA ERRORI DIFENSIVI

C’è il controcanto, anche il bicchiere mezzo pieno: nelle ultime due partite contro Aek Atene e Genoa sono stati eliminati gli errori difensivi individuali che avevano concesso due gol alla Sampdoria, due al Rijeka, il secondo alla Roma e i tre all’Inter. Due partite intere senza un solo gol subito sono una buona smart card nel decoder rossonero, una buona fonte di memoria. Bisogna insistere su questo, perchè è a partire dalle buone abitudini difensive che si può crescere come squadra. Intanto, contro l’Inter, per la prima volta il Milan, anche se parzialmente, ha rimontato uno svantaggio.

SOCIAL: IL TEMA MONTELLA

L’onda d’urto dei social media si riversa dura, da tempo, su Vincenzo Montella. L’allenatore del Milan è solido al suo posto, ma va ricordato che esattamente nella scorsa stagione, lo stesso allenatore era considerato dagli stessi tifosi l’unica garanzia di una squadra non da primissimi posti. Nel giro di pochi mesi il giudizio è agli antipodi. Ovvero Montella come unico problema rispetto ad una squadra importante. Senza forzare il sentiment dei tifosi, se si riuscirà a trovare compattezza ambientale, unità d’intenti ed equilibrio, sarà una buona condizione per aiutare il Milan ad uscire dall’attuale momento di risultati negativi.