Ci sono cambi di allenatore che portano dei risultati immediati, come nel caso di Oddo a Udine, e altri i cui frutti iniziano a germogliare più tardi. L’impatto di Rino Gattuso sulla panchina del Milan è stato traumatico con il pareggio beffa di Benevento e l’umiliazione di Verona ma negli ultimi 10 giorni la musica sembra essere cambiata. Il derby di coppa Italia è stata la partita della svolta, il Diavolo sta mostrando una crescita fisica e psicologica netta in diversi interpreti.
CALHANOGLU IN CRESCITA
Lo ha coccolato sin dai primi giorni, ha chiesto alla società di congelare possibili idee relative alla cessione. Gattuso era convinto di poter vincere la scommessa di rivalutare Hakan Calhanoglu, in lui ha visto il DNA del grande giocatore. Per il jolly nativo di Manheim il tecnico ha studiato un lavoro personalizzato finalizzato al pieno recupero fisico. I sacrifici in allenamento hanno portato a un cambio repentino, almeno a livello di condizione. Il nazionale turco ieri ha giocato un primo tempo da vero numero 10, fatto di cambi di gioco e accelerazioni, di strappi e conclusioni verso la porta di Cordaz. Con quella cattiveria agonistica nei contrasti tanto simile allo spirito del suo allenatore. Ovviamente il livello attuale è assolutamente migliorabile, il Milan si aspetta di più ma la crescita palesata nelle ultime uscite lascia sensazioni positive in vista del girone di ritorno: l’ex turco potrebbe garantire quella qualità di cui finora è destinatario il solo Suso.
SEGNALI DI BIGLIA
Un altro giocatore che ha deluso ampiamente le aspettative nel girone d’andata è Lucas Biglia. Anche su di lui Gattuso ha dimostrato, con i fatti, di voler puntare nonostante qualche panchina in favore di Montolivo. I carichi di lavoro di queste ultime settimane hanno permesso all’argentino di correre di più in campo, con una durata più lunga all’interno della partita. Le partite contro l’Inter e il Crotone hanno avuto il medesimo sviluppo: un avvocato incerto in fase di impostazione, con i primi segnali di disapprovazione da parte del pubblico. Lucas non si è arreso, anzi, ha chiuso in crescendo sopratutto sotto il profilo della qualità, recuperando una miriade di palloni. Primi segnali di crescita in attesa di ritrovare la consapevolezza nei propri mezzi fondamentale per tornare ad essere il centrocampista d’ordine ammirato nella Lazio. Perché le ambizioni del Milan tra Europa League, coppa Italia e campionato non possono prescindere dalle sue giocate e dalla classe di Calhanoglu.
fonte: calciomercato.com