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Milan – Juventus, le pagelle rossonere: Biglia e Calhanoglu deludenti, Borini grande cuore

SHENZHEN, CHINA - JULY 22: #21 Lucas Biglia of AC Milan during the 2017 International Champions Cup football match between AC Milan and FC Bayern Muenchen on July 22, 2017 in Shenzhen, China. (Photo by Zhong Zhi/Getty Images)

Di seguito sono riportate le pagelle rossonere dopo il match contro la Juventus, terminato 2-0 per i bianconeri con la doppietta personale di Higuain.

Donnarumma 6: Higuain, nei due gol, trova due angoli imprendibili anche per lui. Gestisce bene le palle alte.

Zapata 6,5: è il migliore del reparto arretrato. Higuain capisce che non deve gravitare nella sua zona, perché non riesce a sfondare. Lui è uno degli ultimi a mollare il colpo.

Romagnoli 6: parte benissimo, poi l’errore che ne condiziona il voto ovvero quando concede a Higuain quei 30 centimetri per spostarsi la palla sul destro e a sparare verso la porta di Donnarumma.

Rodriguez 5,5: con la palla tra i piedi è quello più sicuro del reparto arretrato, tuttavia va per le terre in occasione del secondo gol di Higuain, seguendo un uomo che non è il suo e lasciando strada libera al Pipita.

Borini 6.5: mette dentro due palloni pericolosi, che Kalinic non legge e sui quali arriva in ritardo. Parte a sinistra, finisce a destra, continua ad essere tra i più positivi nel fuoco di paglia rossonero.

Biglia 4: prova assolutamente da censurare quella dell’argentino. Abulico, senza ritmo, senza geometrie. Se è questo, che vada in panchina e lasci spazio a Locatelli perché con lui e Kalinic in campo, contro la Juve, il Milan ha giocato in 9. (dal 61’ Locatelli 6: ci mette grinta e voglia. Va anche alla conclusione da fuori e, giustamente, ora deve reclamare la sua chance).

Kessie 5: si becca un giallo per proteste che ne condiziona la partita. Balla tra i fraseggi di Pjanic e Khedira, ma finché ne ha ci prova. Ma la durata delle sue batterie non è certo degna delle Duracel.

Abate 6: rientra dopo un mese e gli capita un avversario di difficile decriptazione come Mandzukic, che sul gioco aereo giustamente lo sovrasta. Ordinato e si sovrappone bene. (dal 61’ Antonelli 5,5: dovrebbe dare più spinta sulla corsia mancina, finisce con Cuadrado che lo irride con un paio di accelerate).

Suso 5.5: i titoloni post Chievo sono già un lontano ricordo. Asamoah e Khedira accorciano bene su di lui e lo annullano. Lo spagnolo non è mai incisivo e non trova mai una giocata delle sue.

Calhanoglu 5: se mercoledì si era salvata la sua prestazione con il gol, con la Juve torna sui suoi standard. Ormai la scusa dell’esser stato fermo per alcuni mesi non regge più e lui delude ancora. (dal 77’ André Silva sv).

Kalinic 5: i prezzi dei cartellini, molto spesso, sono lo specchio del valore dei giocatori. Higuain, costato 90 milioni, con due palloni ha mandato in cortocircuito il Milan. Lui, tutto solo, manda sulla traversa la palla che poteva cambiare la partita e poi, su due cross di Borini con i tempi giusti, stacca tardi il carretto che lo tiene inchiodato al terreno. Da panchinare fino a data da destinarsi.