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Milan, Gattuso: “Abbiamo toccato il fondo. A Bologna dovremo…”

FLORENCE, ITALY - DECEMBER 30: Gennaro Gattuso manager of AC Milan gestures during the serie A match between ACF Fiorentina and AC Milan at Stadio Artemio Franchi on December 30, 2017 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Vincere per rialzarsi: è questa la missione di Rino Gattuso e della squadra, protagonista della sfida di domenica alle 15.00 in casa del Bologna. Una gara che dirà molto sulle possibilità del Diavolo di centrare la qualificazione diretta alla prossima Europa League. Queste le frasi salienti della sua conferenza stampa, dai toni forti e di carattere:

TUTTI SI GIOCANO TUTTO
Abbiamo toccato il fondo, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Io per primo. Contro il Benevento abbiamo fatto una figuraccia e per me è stato il minimo annullare i giorni di riposo, nonostante a qualcuno non abbia fatto piacere. Ci siamo guardati in faccia, abbiamo lavorato. Come brucia a me, perché mi gioco il posto, a tutti, anche ai giocatori, deve bruciare. Con la società abbiamo analizzato i vari scenari in base agli obiettivi che possiamo raggiungere. La squadra è viva, non è in calo, ma ci serve una vittoria. Contro il Bologna non puoi sbagliare niente, in attacco sono veloci. Non hanno pressioni, per noi sarà molto difficile. Mi preoccupa la loro spensieratezza, ci vorrà grande attenzione“.

MENTALITÀ E UMILTÀ
Fisicamente non siamo al top, ma dobbiamo cambiare mentalità. Dobbiamo rispettare gli avversari e giocare con umiltà, dobbiamo tornare ad avere l’anima di qualche mese fa. Ci vuole la voglia. Questa squadra si allena sempre al top, ma in partita manca sempre qualcosa. Parte tutto dalla testa, dalla mentalità: così si apre un ciclo, non è per forza necessaria una rivoluzione. Dobbiamo tornare a giocare come sappiamo: basta errori, serve una squadra organizzata e che giochi di reparto. Siamo giovani, dobbiamo crescere. Nei momenti di difficoltà dobbiamo essere compatti“.

BASTA CHIACCHIERE
La priorità più grande è riportare questo Club dove merita. Una mano la stanno dando tutti. Abbiamo perso l’obiettivo Champions, ma ci stiamo giocando ancora tanto: impossibile staccare la spina. Crediamoci, senza alibi. Il lavoro di Mirabelli non è da buttare, ha fatto grandi cose: sono tutte chiacchiere da bar che a noi non ci devono importare nulla. Non ho solo bisogno del recupero di Calhanoglu, ho bisogno di ritrovare la squadra. Biglia? Se andassimo dietro al suo sprito sarebbe ottimo, perché vuole fare di tutto per tornare. Ci vuole calma, dobbiamo frenarlo un po’, ma ha un grande senso di appartenenza“.