Di seguito sono riportate le pagelle rossonere di Milan-Atalanta, partita finita per 0-2 grazie ai gol di Cristante ed Ilicic.
G. Donnarumma 4,5: il bagher con cui respinge goffamente il colpo di testa di Caldara spiana la strada a Cristante per il gol che sblocca la partita. Sullo 0-2 di Ilicic può solo guardare il pallone insaccarsi alle sue spalle.
Abate 5: Papu Gomez lo scherza in combinata con Spinazzola. Scavetta spesso alla ricerca della punta, ma non trova quasi mai il calibro giusto. Nell’azione del raddoppio orobico è fuori posizione.
Musacchio 5: continua il suo periodo di down costante, con un’altra prova insufficiente. Tiene in gioco tutti sulla punizione da cui nasce il vantaggio dell’Atalanta e poi, con la palla tra i piedi, non sa quasi mai cosa fare.
Bonucci 5: perde la marcatura di Caldara sulla punizione di Gomez che porta al gol di Cristante. Poi, a livello generale, alza la sua prova con un paio di chiusure importanti, ma anche sul gol di Ilicic è fuori posizione.
Rodriguez 5: di lui si ricordano due cose: un tiro vero Berisha ad inizio secondo tempo e le varie volte in chi Hateboer lo svernicia sulla corsa. Anche lui cola a picco insieme al resto della squadra.
Kessie 4,5: oggettivamente parte forte, con ritmo ed intensità. Sembra ritrovare quegli spunti tipici del suo passato bergamasco. Poi inizia a sbagliare passaggi elementari e va giù a livello di rendimento.
Montolivo 6: in una partita dove ci sono solo due prove degne, è quello che ci si avvicina maggiormente. Primi 20 minuti bene, con passaggi veloci e anche una buona copertura. Poi i compagni iniziano a scomparire e anche lui non trova più sostegno. Va vicino al gol con un bel destro da fuori. (dall’83’ Biglia sv).
Bonaventura 5,5: cerca in tutti i modi di dare imprevedibilità alla manovra e qualità nei passaggi. Ci riesce a tratti, provando anche dei cambi di gioco a cercare nuove soluzioni. (dal 76’ Calhanoglu 5: entra quando la carne della squadra è già stata macellata),
Borini 5: terzo d’attacco e anche quarto di centrocampo, ma non è che faccia più di tanto. Prova un paio di tiri da fuori, ma sono episodi sporadici che interrompono la monotonia offensiva del Milan.
Kalinic 4,5: quando vince le prime due sportellate con Caldara, la sensazione è che possa essere una partita diversa per lui e per il Milan. Tuttavia ricade sempre nella stessa catalessi tecnica che lo contraddistingue ormai da gran parte della stagione. Poi, in area, non è incisivo. (dall’83’ André Silva sv).
Cutrone 6: giustamente proposto da attaccante esterno, lui si sbatte tantissimo, manda in cortocircuito Toloi e costringe Hateboer ad abbassarsi per dare una mano al compagno di squadra. E’ un attaccante e cerca anche la conclusione in porta. Nel secondo tempo non gli arriva una palla degna di tale nome per essere incisivo. Il suo volto a fine partita è l’emblema di chi crede davvero alla maglia che indossa e ci sta male.
Gattuso 5: i primi 20 minuti avevano illuso. Il ritiro non ha sortito gli effetti sperati e lui se ne accorge. La squadra è ancora debole di testa e dopo il gol Caldara, non è arrivata la reazione che si sarebbe aspettato. Sembra non esserci una luce in fondo al tunnel. Nemmeno Padre Pio sarebbe in grado di fare miracoli.
fonte: milannews.it
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