Di seguito sono riportate le pagelle rossonere di Milan–Arsenal, partita valida per gli ottavi di Europa League vinta 0-2 dagli ospiti.
G. Donnarumma 6,5: un’altra deviazione di Bonucci, dopo Udine, fa finire il pallone alle sue spalle. Nulla può nel face to face con Ramsey. Para bene su Chambers e Welbeck.
Calabria 5: Mkhitaryan lo mette sulla difensiva e Davide, per la prima volta da due mesi a questa parte, da segnali di difficoltà sulla sua corsia di competenza. Letale il pallone che serve per vie centrali in occasione proprio del gol dell’armeno e non sale bene con la linea in occasione del 2-0 di Ramsey. (dal 79’ Borini sv).
Bonucci 6: Welbeck scappa solo una volta, ma ci pensa Donnarumma. Durante l’arco della partita si sostituisce a Biglia in fase di prima impostazione ed è anche uno degli ultimi a mollare nell’arrembaggio finale.
Romagnoli 5,5: Ramsey si infila a fari spendi nella sua zona di competenza e lo uccella sul tempo. Lui, nel frattempo, non è salito bene con Bonucci e Biglia e il risultato è che il centrocampista dell’Arsenal va in porta per il 2-0.
Rodriguez 5,5: parte bene, sembra che si sia scrollato di dosso quel peso che lo teneva inchiodato al suo monolocale. Poi, però, scompare dalla partita e si rivede solo in rari casi.
Kessie 5: soffre tremendamente la qualità dei palleggiatori dell’Arsenal, non riuscendo mai a trovare le coordinate giuste per frapporsi tra le loro linee di passaggio. Corre tanto, si, ma per poco non manda in porta Welbeck. Non preciso anche in fase propositiva.
Biglia 5,5: finisce insieme a Kessie nel tritacarne dell’Arsenal, che quando supera la linea di metà campo palleggia con un ritmo troppo elevato. Perde palloni sanguinosi. Cresce nella ripresa, ma non in maniera così incisiva da giustificare un salvataggio della sua prova personale.
Bonaventura 5,5: il suo lavoro di taglio tra le linee non è ficcante come nelle ultime gare. Quando il Milan passa al 4-2-4, lui si allarga ulteriormente, ma la lucidità, a furia di correre dietro a Wilshere, va spegnendosi.
Suso 4,5: in una partita da grande, lui si eclissa. Nella serata da Champions, lui rimane in formato Serie A. Non salta mai l’uomo, non disegna un pallone decente per i compagni e nella ripresa, dalla sua mattonella, manda in fallo latrale il pallone più importante per riaprire la partita. O si evolve o non saprà mai se potrà essere un big.
Cutrone 5,5: pronti, via ed è ancora sua l’occasione principale del primo tempo. Stranamente, rispetto al solito, Patrick non inquadra lo specchio della porta sparando fuori una palla molto importante. Mustafi e Koscielny lo tengono a bada, ma lui non molla e aiuta ancora tanto in fase di non possesso. (dal 68’ André Silva 5: entra per dare maggior peso all’attacco rossonero, si fa fischiare contro due falli da scuola calcio).
Calhanoglu 5,5: da quarto di centrocampo giostra bene, quando deve essere lucido da terzo d’attacco, che fa ancora fatica. Non riesce ancora a trovare il suo proverbiale destro dalla media distanza. Esce quando Gattuso cerca il tutto per tutto. (dal 62’ Kalinic 5,5: ripenserà a quel pallone non controllato bene che lo avrebbe proiettato tutto solo davanti a Ospina. San Siro lo accoglie bene, e questo è un passo in avanti).
Gattuso 5,5: per la prima volta dall’evoluzione, il suo Milan non gioca da squadra. Sono mancate chiusure delle linee e ritmo. Oltre ad una fase offensiva troppo sterile che paga la serata no di Suso.
fonte: milannews.it
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