Nei giorni scorsi c’è stata un’ autentica rivoluzione in casa Milan, con la lettera di licenziamento recapitata a Boban e con il quasi sicuro addio di un’altra leggenda rossonera come Maldini. Gazidis rimasto attualmente unico dirigente del Milan ha individuato, ormai da settimane, Ralf Rangnick come profilo ideale per ricoprire il ruolo di Ds-allenatore per la prossima stagione.
La carriera di Ragnick
Ragnick allenatore tedesco che ha contribuito alla crescita del RB Lipsia, attuale seconda testa di serie del campionato tedesco, dalla sua creazione fino al terzo posto conquistato nella scorsa stagione ricoprendo sia il ruolo di Ds che per 2 stagioni di allenatore.
Rangnick non celebre solo per la crescita di una squadra come il Lipsia ma anche per la crescita dell’Hoffenheim dove in 5 anni porta la squadra bianco blu dalla terza serie tedesca fino alla lotta per un posto in Europa League.
L’allenatore tedesco inoltre ha allenato per 2 volte lo Schalke 04 la prima volta nel 2004 subentrando a inizio campionato a Jupp Heynckes, allenatore del triplete del Bayern Monaco, portando la squadra di Gelsenkirchen al secondo posto in campionato dietro al Bayern Monaco e in un secondo momento nel marzo del 2011 dove porta lo Schalke 04 alle semifinali di Champions battendo ai quarti la squadra campione in carica, l’Inter, con un 5-2 all’andata e 2-1 al ritorno ma anche questa esperienza con lo Schalke termina non nei migliori dei modi perché nel settembre 2011 si dimette a causa di una sindrome da esaurimento.
Il lavoro da DS
Rangnick come letto in precedenza quindi è un allenatore molto preparato e inoltre un “workhaolic” cioè maniaco del lavoro a cui piace gestire la squadra non solo in campo ma a 360 gradi guidando anche gli acquisti della società, infatti molte volte nella sua carriera è stato esonerato o si è dimesso per incongruenze sul mercato.Al tedesco piace molto visionare e lavorare con i giovani infatti quando era ancora allenatore dello Stoccarda under-19 aveva consigliato alla società di acquistare un ragazzo brasiliano ma lo Stoccarda rifiuta il consiglio di Rangnick e quel giovane brasiliano passa al Psv diventando il noto Ronaldo “il fenomeno” , inoltre in questi anni dove ha lavorato come Head of sport and development soccer del gruppo RedBull ha scoperto il talentoso attaccante norvegese adesso in forza al Borussia Dortmund, Erling Braut Haaland.
Il calcio di Ragnick
L’allenatore tedesco in Germania è visto come un visionario per il suo modo di gioco tutte le squadre che ha allenato partono da un 4-4-2 di base ma a differenza di un normale modulo che vede le ali mantenere la stessa posizione dei centrocampisti centrali in fase di non possesso avanzano sulla linea degli attaccanti per recuperare subito palla e pressare i difensori i terzini e il regista della squadra avversaria che è costretto a liberarsi in modo frettoloso del pallone invece in fase di possesso l’ala più tecnica e meno veloce conquista il centro del campo diventando a tutti gli effetti un playmaker avanzato lasciando la fascia libera per il terzino e permettere agli attaccanti di stringere verso la porta e all’altra ala di posizionarsi sull’esterno pronta per crossare verso oltre i due attaccanti anche per il l’altro esterno che rimane in posizione centrale al limite dell’aria.
Rangnick potrebbe essere l’uomo giusto per una società che vuole crescere come il Milan e questo doppio ruolo può essere perfetto per un perfezionista come lui perché può guidare la squadra non solo sul campo ma anche fuori cioè andando direttamente a parlare con le società per acquistare giocatori funzionali per il suo modo di gioco.
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