Al termine della prima parte di stagione 2017/18 tra Serie A, Europa League e Coppa Italia, la Redazione di MilanNews.it ha individuato in Suso, Patrick Cutrone e Gigio Donnarumma i tre migliori rossoneri della prima parte d’annata.

SUSO

Inutile ripetersi, forse: l’inventiva e la qualità della fase offensiva del Milan passano necessariamente dai piedi del talento di Cadice, sempre più decisivo e sempre più leader tecnico della squadra di Rino Gattuso. I numeri non mentono, tra gol (7) e assist (9): la sua assenza, quando c’è stata, si è fatta inevitabilmente sentire. E come l’anno scorso, il Milan del 2018 non potrà non prescindere dal suo numero 8. Insostituibile.

CUTRONE

Abbiamo parlato di sorpresa: il riferimento è chiaramente rivolto allo scenario vissuto ad inizio stagione, dove forse nessuno si sarebbe aspettato un ragazzo che, pur laureatosi miglior marcatore della storia del Settore Giovanile rossonero, potesse già competere eccome ad alti livelli in Italia e in Europa. Eppure, gara dopo gara e gol dopo gol, Patrick Cutrone ha dimostrato e confermato di essere sinora il miglior attaccante a disposizione di Gattuso in questo Milan: dalla rete inaugurale della stagione rossonera in partitella, a Milanello, ai gol contro il Bayern in amichevole, passando per i timbri contro Craiova, Shkendija, Crotone e Cagliari: un avvio bruciante che ha portato poi il classe ’98 ad essere ancor più decisivo, anche in gare delicate come contro Rijeka ed Inter, decise da un suo gol. Se sorpresa è stato in estate, ora l’effetto magia non può che essere svanito, lasciando spazio ad un ragazzo dalla mentalità sempre impeccabile in campo e con un futuro a dir poco roseo. Poteva partire in prestito, a Crotone, ma la società ha chiuso ogni tipo di possibilità a riguardo: a conti fatti, mai altra decisione avrebbe potuto rivelarsi più corretta. Starboy.

DONNARUMMA

Tra i pochi “più” di una prima parte di stagione a dir poco difficoltosa per il Milan, inaspettatamente nella parte destra della classifica del nostro campionato e parzialmente convincente nelle due coppe disputate, c’è spazio anche per Gigio Donnarumma: ingiusto valutarne l’operato solamente ricordando voli da “Gigioplanino”, quando le cose andavano paradossalmente meglio con una squadra sulla carta più debole, rispetto a ora. Perchè dalla passata, tormentata estate, conclusasi con un rinnovo di contratto quantomai complicato in una situazione surreale, il portiere rossonero è uscito sostanzialmente come prima: mentalmente ferreo e decisivo già dalle gare contro il Craiova e Torino, tanto per citare un paio di episodi chiave, prima di mostrarsi sentimentalmente umano di fronte alla contestazione subita pre-Verona in Coppa Italia. La respinta corta su Cristante, momento a dir poco episodico, non può minimamente scalfirne tutto ciò che di buono ha saputo far vedere: se qualcuno avesse voluto ottenere risposte in merito alle sue capacità, i tre interventi decisivi contro la Fiorentina si sono rivelati l’ennesima dimostrazione da fuoriclasse tra i pali. A rovinare l’idillio con il tifo rossonero resta quel rapporto con Raiola che sembra sempre più, con il tempo, portare il numero 99 rossonero ad un futuro addio: sul campo, tuttavia, la sua maturità da 100 (presenze) con lode resta indiscutibile, al pari della professionalità mostrata. Discorso valido anche per Riccardo Montolivo, con cui Gigio spartisce il terzo gradino del podio: quando chiamato in causa, il numero 18 rossonero ha risposto sempre, brillantemente “presente”. Vecchie conferme.