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L’importanza del VAR in un campionato dei veleni: lamentele anche in Bologna-Milan

Si sta scatenando una lite infinita sugli episodi arbitrali che nelle ultime ore hanno infuocato il finale di stagione. È bastato l’arbitraggio di Daniele Orsato per scatenare una discussione infinita che ancora oggi è degenerata con toni piuttosto eccessivi. Orsato ha commesso dei gravi errori, ma forse oggi il calcio italiano ha subíto una pesante sconfitta sul piano culturale, sporcando ancora una volta un campionato che all’estero conoscono come il “campionato dei brogli”, “campionato condizionato dagli arbitri”.

ACCUSE AGLI ARBITRI: IL VAR NON PLACA

È un classico di fine stagione l’accusa agli arbitri e agli assistenti, ma quello su cui tutti dovrebbero convergere, è che il VAR serve e aiuta molto la classe arbitrale. In questo l’Italia è avanti anni luce rispetto ad altri campionati, dove si vedono anche errori più gravi. Gli errori si compensano, dicevano un tempo, ma questa sembra essere una frase fatta, che non tiene conto dei momenti chiave di un campionato. Una cosa è subire un danno a inizio stagione, altra cosa è subirlo a fine stagione.

VAR PROIETTA GIÀ LO SCUDETTO

Secondo noi, l’Inter avrebbe meritato almeno un pari, un risultato che in dieci contro undici avrebbe riconosciuto il carattere alla banda Spalletti. Il gol di Higuain ha spianato la strada verso il settimo scudetto, e riportato l’Inter indietro, a quel famoso ’98, anno del contatto Iuliano-Ronaldo, solo che questa volta l’Inter non si giocava lo scudetto, ma giocava per la qualificazione Champions. A nostro avviso la Juventus avrebbe vinto lo stesso il campionato, anche perchè il Napoli ha dimostrato ieri di aver perso la forza mentale per arrivare fino in fondo. Sarri chiuderà la stagione con “zeru tituli”, mentre la Juventus potrebbe centrare ancora una volta il double, ma questo dipenderà anche dalla Finale del 9 Maggio, data in cui forse i veleni di fine stagione avranno già sortito effetti. Il futuro non è roseo, per via del problema Mediapro, a causa dei continui contrasti in Serie A. L’estate sarà calda e non è detto che non si arrivi a un nuovo processo sportivo, anche perchè nelle ultime ore, è entrato in campo anche un attore importante, il ceto politico italiano. Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza.

fonte: milancafe24.com