Leonardo, dirigente del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport al termine del match con l’Olympiacos.

Sulla partita

Siamo fuori dall’Europa League. Vorrei rivedere gli episodi, soprattutto il calcio d’angolo. Per noi ne ha fischiato uno simile e su questo ha fatto lo stesso. Sembra che lui abbia fatto lo stesso, per farla uscire dalla lunetta. Il giocatore dell’Olympiakos tocca la palla, la mette in gioco, e se ne va lasciandola per il compagno. Lo aveva fatto anche Castillejo e gli è stato fischiato il fallo. A loro no. Lascia la palla come se la mettesse in gioco, a noi è stato fischiato a loro no. Sono convinto che questo sia successo e non è stato fischiato. Il rigore non c’è. C’era sempre rumore forte quando eravamo in attacco, forse un clacson, e questo non è possibile, non è regolamentare. L’altro giocatore la tocca sul calcio d’angolo e la mette in gioco, quello che batte con le mani la riporta nella lunetta. È fallo. È stato determinante questo episodio. È difficile essere contenti in una situazione del genere. La UEFA deve essere il modello anche per usare uno strumento che usano tutti. Io sono sceso in campo perché il rumore dava fastidio a tutti, l’arbitro avrebbe dovuto fermare il gioco. Hanno permesso una situazione che ci ha messo in difficoltà”.

Sulle colpe della squadra

Sappiamo quale è il nostro momento. Sappiamo che non abbiamo sempre dominato, ma oggi avevamo dieci punti, tre in più dell’Olympiakos. Secondo noi, è stata influenzata da questi episodi la partita”.

Sul momento

La squadra è ancora in costruzione, ha trovato una partita difficile. Non dico che siamo stati brillanti. È vero. Sappiamo come è la stagione. Non voglio trovare scuse. È chiaro che è ingiusta questa eliminazione”.