Leonardo, dirigente del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida con la Lazio. Ecco le sue parole.
Sulla partita
“Pareggiare la partita così alla fine fa male, i tre punti sarebbero stati un passo avanti. È un risultato comunque positivo, le assenze ci sono ma la squadra che è scesa in campo ha fatto una buona partita. Serve fargli i complimenti per la capacità di soffrire, per il vantaggio e per le cose positive. Sono convinto che la squadra crescerà”.
Sul carattere della squadra
“Ha qualità la squadra. Non mi dimentico da dove siamo partiti, la stagione è complicata. La squadra si sta superando. Questo punto, che purtroppo non sono tre, lo portiamo con tanto orgoglio. Serve fare i complimenti a tutti, anche individualmente ad Abate e Calabria. Siamo sempre stati sul pezzo, dobbiamo andare avanti. Adesso abbiamo la striscia fino a fine anno in cui possiamo toglierci soddisfazioni, fare punti, e restare attaccati alle prime quattro”.
Sulla UEFA e sulla crescita della dirigenza
“Non ci occupiamo direttamente della UEFA io e Paolo ma conosciamo. Non hanno ancora una completa idea del futuro, non siamo gli unici coinvolti nel FFP. Il piano verrà presentato da noi. È una stagione piena di situazioni da risolvere. Dobbiamo avere pazienza, però ribadisco il concetto che tutti stiamo superando tutto questo. Ora siamo quinti ad un punto della Lazio, abbiamo davanti un mercato, il recupero dei giocatori ma la base si sta costruendo positivamente”.
Su Ibra
“Lasciamo Gattuso tranquillo, lui deve pensare solo al campo. Non è il momento parlare di mercato, le voci non disturbano perché fanno parte della curiosità. Quello che si parla ora non c’entra con il mercato perché niente è concreto per ora. Dobbiamo stare tranquilli, il mercato non è una priorità. La squadra deve arrivare a fine anno nel migliore dei modi”.
Su un dialogo con Ibra
“Abbiamo un dialogo con tante persone. Come società vogliamo rientrare nel mondo del calcio, sono tante componenti che stanno tornando e altri che arrivano dal nuovo. Noi vogliamo ristabilire la posizione del Milan come mercato, politico, amministrativo ma anche sportivo. Abbiamo un contatto quotidiano con il mondo del calcio, e questo sarà un circuito fondamentale per la crescita del Milan. Dobbiamo rientrare nel mondo del calcio e far riconoscere il Milan in un certo modo. Dobbiamo dare identità alla nuova proprietà per farci conoscere e far capire quello che vogliamo fare”.