Un Lecce travolgente e una reazione troppo tardiva: questo il verdetto del match tra Lecce e Milan Primavera, valido per la 12ª giornata del campionato di Primavera 1. La partita, giocata allo Stadio Comunale “San Pietro in Lama” di Lecce, ha visto i ragazzi di Federico Guidi soccombere con un netto 2-0, che segna la fine della striscia positiva dei rossoneri, dopo tre vittorie consecutive. Ma cosa è successo sul campo? Un’analisi dettagliata dell’incontro ci racconta una prestazione sotto tono del Milan e una squadra salentina capace di sfruttare ogni minimo errore.
Il primo tempo: Lecce subito in palla
L’inizio del match è stato subito favorevole ai padroni di casa. Il Milan, forse ancora scosso dalla trasferta e dall’importanza della partita, non è riuscito a entrare con il giusto ritmo, permettendo ai giallorossi di dominare il gioco fin dai primi minuti. Il Lecce ha pressato alto, mettendo in difficoltà la difesa rossonera. Dopo soli 3 minuti, i salentini si sono presentati subito pericolosi con una punizione battuta verso il secondo palo. Bertolucci, pronto a sfruttare il cross dalla bandierina, ha provato a colpire di testa, ma la sua incornata è stata imprecisa e ha mancato l’appuntamento con il pallone.
Il Lecce, però, non ha mollato la presa e ha continuato ad attaccare. Al 18′, la squadra di casa ha trovato il vantaggio grazie a un errore in fase di uscita del Milan. Gorter ha recuperato una palla persa malamente dai rossoneri e ha servito un preciso assist a Bertolucci, che con grande freddezza ha trafitto Mastrantonio, portando il Lecce in vantaggio. Un gol che ha sciolto ulteriormente il Lecce, che ha continuato a esercitare una pressione costante.
Il raddoppio è arrivato appena tre minuti dopo, al 21’, quando un calcio d’angolo è stato perfettamente eseguito e deviato in rete con un colpo di testa imperioso da parte di Esposito, che ha sorpreso Mastrantonio. A quel punto, la partita si è messa in salita per il Milan. Nonostante i tentativi di reazione, come quello di Liberali su punizione, il primo tempo si è concluso con il Lecce in vantaggio di 2-0, lasciando il Milan con poche certezze e una grossa montagna da scalare.
Il secondo tempo: il Milan ci prova, ma è troppo tardi
Nella ripresa, il Milan ha cercato di rientrare in partita, ma la partita era ormai ben salda nelle mani del Lecce. La squadra di Guidi ha cercato di alzare il baricentro e ha costruito alcune buone opportunità, ma senza mai essere davvero incisiva. La prima azione degna di nota è arrivata al 50’, quando Kovac, uno dei migliori tra i salentini, ha ricevuto un passaggio filtrante e si è presentato davanti a Mastrantonio. L’estremo difensore rossonero, però, è stato reattivo e ha respinto con i piedi, mantenendo il risultato invariato.
Il Milan ha continuato a cercare la via del gol, ma senza riuscire a concretizzare. A metà del secondo tempo, al 65’, Mastrantonio ha rischiato grosso in un’uscita incerta, calciando addosso al suo compagno Dutu, ma fortunatamente il Lecce non è riuscito a capitalizzare l’occasione. L’occasione più grande per il Milan è arrivata al 70’, quando Perrucci ha sfiorato la rete con un colpo di testa su cross dalla sinistra. La palla è però finita di poco a lato, un’occasione che ha racchiuso l’essenza della partita per i rossoneri: tanto impegno, ma poco concreto.
Da lì in poi, la partita è stata in mano al Lecce, che ha controllato senza troppi affanni. Il Milan, seppur volenteroso, non ha trovato il guizzo giusto per riaprire il match, e così il 2-0 finale ha sancito la sconfitta dei ragazzi di Federico Guidi.
Il Lecce ha giocato con grande intensità e determinazione, riuscendo a sfruttare al meglio gli errori del Milan. La vittoria è ampiamente meritata e permette ai salentini di ottenere tre punti pesanti, mentre per il Milan si tratta di una battuta d’arresto che, sebbene non comprometta la stagione, interrompe la serie positiva.