Faccia sconsolata, sguardo perso, l’ultima consegna tattica disegnata con le dita: 4-4-2. Ma è troppo tardi, la maledizione di Gattuso continua: la difesa ha tradito ancora. E questa volta nel finale. Il pareggio non avrebbe comunque messo in secondo piano l’evidente passo indietro del Milan rispetto alle settimane precedenti, che ha risollevato alcune problematiche sulle quali Rino aveva lavorato precedentemente: sul cross di Vecino sbaglia
praticamente chiunque si trovi su quella traiettoria, ma è altrettanto vero che il primo tiro rossonero nello specchio della porta è arrivato dopo 80 minuti.
GATTUSO CHIAMA CORAGGIO E TECNICA: ASSENTI!
Coraggio e tecnica erano stati i punti cardine che il tecnico calabrese aveva più volte sottolineato alla vigilia del derby in conferenza stampa (LEGGI QUI): due parole che, però, sono venute a mancare. L’atteggiamento è stato assolutamente sbagliato: la sensazione percepita è stata quella di non credere nelle proprie capacità. E la tecnica sicuramente non è stata migliore. Ci sono stati tratti in cui i rossoneri non sono riusciti a completare semplici passaggi, a cui si aggiunge la mancata abilità nello sfruttare contropiedi che si sarebbero potuti rivelare micidiali. Gattuso, infatti, afferma: “Il mio rammarico più grande riguarda quelle quattro-cinque occasioni negli ultimi 20 minuti. Erano palloni a campo aperto e li abbiamo sfruttati malissimo, sbagliando qualcosa a livello tecnico. Ci sono mancate le uscite con la palla. Abbiamo perso perché abbiamo avuto poco coraggio nell’uscire dalla pressione e siamo stati polli a prendere gol nel recupero“.
GATTUSO IL DIPLOMATICO: LA NEGATIVITÀ PUÒ FAR MALE
Tuttavia le critiche del tecnico si fermano qui: con altre 3 partite da giocare entro la fine di ottobre, non vuole sovraccaricare di negatività l’ambiente che già di per sé non è particolarmente sereno. Gattuso conclude così cercando di dilazionare le colpe al reparto piuttosto che al solo Gigio: “A Donnarumma non ho nulla da dire, così come a tutta la squadra. Ha fatto una lettura sbagliata, poi ci sono errori di Musacchio e di Abate, Romagnoli scivola troppo presto sul cross. Ma si perde tutti insieme. C’è un grande rammarico, è qualcosa che brucia, bisogna saper guardare avanti“. E dalla sua parte porta sempre ottimismo: “La classifica? Vincendo con Samp e Genoa non sarebbe poi così brutta“.
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