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Genoa-Milan, le 5 considerazioni sul match: sviluppato il concetto della volontà

IL FASCINO DEL ROSSOBLU

Nelle sue vittorie stagionali, da agosto a oggi, il Milan aveva segnato al massimo al 76° minuto (Bonaventura, Milan-Bologna 2-1). Il gol decisivo in tempo di recupero era una frontiera inesplorata per la squadra rossonera che ha sempre trovato il gol piuttosto presto. La torsione di André Silva per l’1-0 sul Genoa ha riportato nei cuori dei tifosi brividi simili a quelli del gol all’89° minuto di Pasalic un anno fa a Bologna, per un altro emozionante 1-0 contro una squadra rossoblu.

ANDRÉ SILVA, LA TERZA VOLTA

Proprio così, quella di Marassi è stata la terza gara nella quale il centravanti portoghese è entrato ‘bene’ a gara in corso. Era accaduto a Firenze, dove aveva anche sfiorato il gol, e in casa contro la Samp. Raramente i gol sul finale, sull’ultimo tuffo, sono anche belli. Spesso sono tocchi, zampate, deviazioni. Qui, invece, un gran colpo di testa da attaccante dalle movenze speciali. Per lui, deve essere una svolta soprattutto sul piano umorale ed emotivo.

UN’ALTRA TERZA VOLTA

Spesso nel calcio italiano si è parlato e si è scritto della fatica, della stanchezza nel giocare il giovedì in Europa e poi, subito dopo, la domenica in campionato. Rino Gattuso e il Milan stanno sfatando questo tabù. Nel 2018, i rossoneri hanno giocato tre volte in Europa League il giovedì sera e in tutte e tre le successive gare di Serie A sono arrivate tre vittorie, peraltro contro avversari importanti come Sampdoria, Roma e Genoa.

IL SENSO DI UNA SVOLTA

Nel girone di ritorno, una volta assimilati e trasformati in condizione i carichi di lavoro di dicembre della nuova preparazione atletica, il Milan ha conquistato 22 punti in 8 partite. Nel girone d’andata, il 22° punto era arrivato alla 16° giornata di campionato. Numeri e statistiche a volte rischiano di essere esercizi per pochi intimi, in questo caso chiariscono del tutto un nuovo passo e una crescita sotto gli occhi di tutti.

NON PIÙ PER SE STESSO

Fino a oggi il Milan ha giocato per ritrovarsi, per crescere, per diventare squadra e per dare soddisfazione ai tifosi. Forse, nel quarto d’ora finale di Genoa-Milan, anche se servono altre controprove per questo, si è visto per la prima volta il Milan giocare per la classifica. Meglio non guardarla, è stata per tantissime settimane, la sensazione in casa rossonera. Ma, a Marassi, forse, qualcosa è cambiato.

fonte: acmilan.com