È un Genoa ritrovato, che ha già posto le basi per la salvezza grazie a un mese di febbraio di alto livello, quando ha battuto sia Inter che Lazio. Una partita insidiosa, uno stadio ostico, un avversario complicato e da analizzare nei dettagli.
ULTIMA SFIDA A MARASSI
Un martedì sera – turno infrasettimanale della 10° giornata – da dimenticare quello del 25 ottobre 2016, l’ultimo precedente in Serie A tra Genoa e Milan allo stadio Marassi di Genova. Dopo la vittoria contro la Juve, firmato dal grande gol di Locatelli, il Diavolo perse gara (3-0) e nervi con Paletta, espulso a inizio ripresa: un episodio che costò caro ai rossoneri, sull’1-0, bloccando di fatto il tentativo di rimonta; resa vana anche dagli interventi di Perin. Solo un incidente di percorso: da lì in poi, infatti, il Milan tornò presto a convincere.
TREND ROSSOBLU
Il Genoa ha vinto tre delle ultime quattro gare interne di campionato, dopo che aveva raccolto solo due punti in casa nelle precedenti otto partite stagionali. Dall’arrivo di Ballardini, i rossoblu hanno concesso solo otto reti in campionato: nel parziale ha fatto meglio solo la Juventus (quattro). Attenzione a questo dato: tutti gli ultimi sette gol del Genoa in campionato sono arrivati nella ripresa, tre di questi nei minuti di recupero. Segno di una squadra che è in buona condizione fisica e mentale, come hanno evidenziato le vittorie “eccellenti” di quest’ultimo periodo contro Lazio (all’Olimpico) e Inter (a Marassi). Non solo pregi però, perché il Genoa è anche la squadra che ha perso più punti da situazioni di vantaggio in partite interne di questa Serie A (11): gli ultimi contro l’Atalanta a dicembre.
TATTICA E SINGOLI
È cambiato molto il Genoa con l’arrivo in panchina di Ballardini. Il tecnico rossoblu ha subito lavorato sul 3-5-1-1, un modulo che sta portando risultati importanti, specie – come abbiamo visto in precedenza – nell’ultimo periodo. Tra i pali c’è Perin, un portiere di livello, che nel campionato in corso ha la percentuale di parate del 77% (solo Alisson ne ha di più con 80%). La retroguardia, fisica e d’esperienza, è composta da Zukanovic, Spolli e Rossettini. L’esatto opposto di un centrocampo che alterna corsa e qualità. La corsa è portata sugli esterni da Rosi e Laxalt. Proprio l’uruguaiano ha preso parte attiva a tre delle ultime quattro marcature del Genoa in campionato (due reti, un assist). Nella zona centrale ecco il trio Hiljemark, Bertolacci (ex della partita) e Bessa, mentre in avanti Pandev agirà alle spalle di Galabinov. Un dato sull’attaccante macedone: Goran Pandev, infatti, ha trovato due gol in 18 sfide contro il Milan in Serie A: l’ultima marcatura è arrivata nell’aprile 2013, con la maglia del Napoli.
fonte: acmilan.com