La prima volta che il Milan pensa, affascinato, a Ronaldinho, risale all’estate del 2003. È la squadra dei brasiliani e lui, più di Kaká, considerato molto europeo come calciatore, è il brasiliano per eccellenza. Ma Ronaldinho, all’epoca allenato in Catalunya da una gloria rossonera come Frank Rijkaard, è destinato a rimanere ancora al Barcellona per vincere. Poi arriva Pep Guardiola sulla panchina del Barça, è l’opportunità che il Milan aspettava e i tifosi rossoneri si ritrovano in 40mila a San Siro per il suo arrivo a Milano il 15 luglio del 2008.
GENNAIO 2009
Il primo gennaio di Ronaldinho è in controluce. Il positivo e sorprendente rendimento di David Beckham, ma anche una sua condizione fisica precaria, lo relegano per lo più in panchina. Nel gennaio 2009, Dinho gioca titolare solo all’Olimpico contro la Roma (2-2). Gioca poco, ma ha dalla sua il gradimento di Berlusconi. Attratto dal suo calcio, lo storico presidente rossonero lo vuole idealmente sempre in campo. Ancelotti gli preferisce calciatori più in forma, forse anche per questo (e per altri motivi), “Carletto” pochi mesi dopo prende la strada per Londra. A giugno del 2009 Kaká viene ceduto al Real, Berlusconi si precipita a Milanello e strappa una promessa a Ronaldinho: una stagione 2009-2010 da protagonista.
GENNAIO 2010
È il miglior mese di Ronaldinho in maglia rossonera. Costantemente motivato, tutelato e pungolato da Leonardo, il sorridente Dinho sforna gol e assist con poche pause in campionato. Suo anche il rigore decisivo, a maggio, nell’1-0 alla Fiorentina a San Siro che vale la qualificazione in Champions. Ma nel gennaio 2010, Ronaldinho va al top. Il 6 gennaio batte Amelia su rigore (Milan-Genoa 5-2), il 10 fa doppietta nella nebbia a Torino contro la Juventus, il 17 confeziona una tripletta in Milan-Siena 4-0, forse la sua miglior partita con la maglia del Diavolo. Unica macchia di quel mese, un rigore ininfluente parato nel derby da Julio Cesar.
GENNAIO 2011
È il passo d’addio. Dinho va in ritiro invernale con la squadra a Dubai, dove il Milan è già d’accordo con il Flamengo. L’addio di Leonardo in panchina, l’arrivo di Ibra e Robinho, tutti complici della sua decisione di andar via. Il 15 maggio 2010, gli ultimi gol rossoneri: una doppietta a Buffon in Milan-Juventus 3-0. Nella sua ultima stagione da milanista Dinho va a segno una sola volta, il 23 novembre 2010, sul campo dell’Auxerre (2-0 per il Milan). Bilancio in chiaroscuro, nelle prime due stagioni in rossonero, il fuoriclasse di Porto Alegre dà il meglio di sé: 25 gol in 79 presenze ufficiali, media di tutto rispetto. Con la chicca del gol di testa decisivo nel derby del settembre 2008.
fonte: acmilan.com
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