Rino Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match col Genoa. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla differenza tra i vari attaccanti: “Si cambia anche l’interpretazione del ruolo, Higuain all’inizio ci faceva giocare molto bene, ci dava palleggio. Castillejo punta ci dava sempre profondità, ci dava una tipologia di gioco diverso. Patrick tecnicamente ha giocato molto bene la finale, ha caratteristiche diverse, gli piace attaccare la profondità“.
Sulla mentalità: “Al primo episodio crolliamo, la squadra non riesce a stare tranquilla. Potevamo dare il colpo del ko e non l’abbiamo mai dato. Dobbiamo migliorare tanto a livello mentale e dobbiamo farlo in più in fretta possibile“.
Sul Milan di inizio stagione: “Metterei la firma per vedere il Milan delle prime 7/8 partite, abbiamo espresso un calcio tra i migliori in Italia. I portieri ci hanno fatto parate incredibili. Abbiamo perso qualche interprete per giocare quel tipo di calcio. Era un Milan che giocava bene e metteva in difficoltà gli avversari“.
Su Paquetà ed il mercato: “Io mi aspetto regali da mia moglie quando compio gli anni, non mi aspetto nulla. Abbiamo preso un giocatore importante come Paquetà, vedremo cosa succederà. Abbiamo dei parametri da rispettare, c’è Leonardo. Parlo spesso con i miei dirigenti. Non è vero che c’è una guerriglia in atto. Faccio l’allenatore, Leonardo e Maldini fanno i direttori. Le linee guida ce le dà la società. Vedremo se sarà possibile fare qualcosa“.
Sul Milan di inizio stagione: “Metterei la firma per vedere il Milan delle prime 7/8 partite, abbiamo espresso un calcio tra i migliori in Italia. I portieri ci hanno fatto parate incredibili. Abbiamo perso qualche interprete per giocare quel tipo di calcio. Era un Milan che giocava bene e metteva in difficoltà gli avversari“.
Su Paquetà e il mercato: “Io mi aspetto regali da mia moglie quando compio gli anni, non mi aspetto nulla. Abbiamo preso un giocatore importante come Paquetà, vedremo cosa succederà. Abbiamo dei parametri da rispettare, c’è Leonardo. Parlo spesso con i miei dirigenti. Non è vero che c’è una guerriglia in atto. Faccio l’allenatore, Leonardo e Maldini fanno i direttori. Le linee guida ce le dà la società. Vedremo se sarà possibile fare qualcosa“.
Sulla Supercoppa e l’orgoglio: “La coppa è nella bacheca della Juventus, a noi non è rimasto nulla. Non dobbiamo accontentarci, dobbiamo ripartire da quella prestazione. Se domani facessimo una prestazione diversa faremmo dieci passi indietro“.
Su Conti: “In questo momento abbiamo giocatori di grande affidabilità, Calabria e Ignazio stanno meglio di lui a livello fisico. Secondo me non ha ancora i 90 minuti sulle gambe ma è un giocatore che ci può dare una grandissima mano, lo abbiamo anche constatato. Ci sono giocatori più brillanti di lui, ma nulla da togliere ad Andrea, è un calciatore molto importante“.
Su Suso: “Suso ha ancora un po’ di fastidio, si è messo a disposizione del gruppo, vediamo domani“.
Su Biglia: “Ci siamo, sta correndo. Servono ancora un paio di settimane, sarà in gruppo tra due settimane. Sta già facendo una corsa importante“.
Sulla squalifica e le polemiche in Supercoppa: “Ho perso la testa, ero arrabbiato nero, dovevo portare più rispetto, ho commesso un errore. Questo fa parte del calcio. Contesto solo una cosa: se c’è la VAR si usa. Dopo ho sbagliato e chiedo scusa per l’atteggiamento. Andare a vedere il VAR non costava nulla. La cosa da contestare è questa, poi l’errore arbitrale ci può stare. Se c’è la tecnologia è giusta che si usi“.
Sullo spogliatoio e la difficoltà ad adattarsi: “È successo anche a me, dopo 13 anni al Milan sono andato a Sion, venivo da un problema agli occhi e dopo un po’ mi è presa la scimmia e volevo abbandonare. Il passo indietro dovevo farlo io, non ho rotto le scatole su quello che non andava bene. Ero abituato a vincere e giocare con grandissimi campioni, ho fatto passi indietro, mi sono messo a disposizione. Non bisogna andare sempre alla ricerca delle cose perfette“.
Sulla gara: “Basta vedere la classifica per vedere quello che ci giochiamo. Il Genoa corre tantissimo, ti viene a prendere. Dobbiamo stare in partita, giocare con grandissima qualità e non scomparire dal campo al primo errore. Abbiamo bisogno di rimanere in partita come fatto con la Juve e con la Sampdoria“.
Sulla preoccupazione: “Sono preoccupato dal fatto che devo andare alla ricerca di tranquillità, del gioco, di mettere in campo la squadra migliore. Domani ci mancano 4 giocatori, la preoccupazione c’è. Dobbiamo metterla da parte e fare cose con entusiasmo, questa squadra ha bisogno di entusiasmo e di lavorare con grandissima tranquillità“.
Sul peso della situazione Higuain: “Noi abbiamo un obiettivo ben preciso, sarà molto difficile, dobbiamo andare alla ricerca della tranquillità, questa situazione in questo periodo non ci ha aiutato“.
Su Higuain: “Non sono deluso, sono stato calciatore. Ho fatto di tutto, lui si è comportato molto bene nei miei confronti, accetto la scelta. Ci è successo anche con Bonucci. Il rispetto rimane, lui poteva fare qualcosa in più, noi potevamo metterlo meglio in condizione, va bene così“.
Su Piatek: “Devo pensare al campionato, Piatek ha caratteristiche ben precise, perdiamo un giocatore importante, se andrà via, ha avuto difficoltà. Se sarà ufficiale vi dirò cosa ci potrà dare“.
Sulla squadra: “Ho visto uno dei più brutti allenamenti della mia gestione, la rifinitura non è stata il massimo, tutte queste chiacchiere non fanno bene. Ho parlato con Higuain, è giusto così. Non c’è nulla di fatto, parlerà Leonardo. Voglio vedere a livello mentale gente pronta. È giusto andare fare la guerra con chi è pronto a livello mentale. Higuain in questo momento non era pronto“.
Su Calhanoglu: “Può fare la mezz’ala, poi negli ultimi 25 minuti era sulle gambe, dà grandissima qualità, riesce a palleggiare bene. Deve fare meglio ed entrare più in area“.
Sulla Supercoppa: “A livello fisico non stiamo male, un po’ di caciare l’abbiamo fatta quando siamo rimasti in 10, ho visto grandissimo spirito, la squadra ha fatto di tutto per cercare di fare gol. Era quello che volevo vedere. La Juve ha avuto sempre qualcosa in più di noi a livello di agonismo, siamo stati bravi, abbiamo fatto una buona prestazione. Ora non voglio andare indietro, dobbiamo mantenere lo stesso spirito, domani giochiamo contro una squadrta che a livello fisico ci può mettere in grande difficoltà“.