Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa al termine del match contro l’Inter vinto 1-0 con il gol di Patrick Cutrone. Ecco le sue dichiarazioni.
Su lasciar fuori Cutrone e sull’esperimento di lui come esterno alto
“Non l’ho accantonato, perchè secondo me aveva fatto bene. E’ un anguilla, scivola sempre molto bene. E’ una prima punta più che un attaccante esterno, ma può stare anche in porta”.
Sul presidente
“Era contento, prima era stato con noi a Milanello e ha pranzato con noi. Quando viene a vederci allo stadio il Milan non ha mai perso. Ho proposto di bloccarlo, con tutti i soldi che ha speso nel Milan che senso ha tornare in Cina? (ride, ndr). Ci attacchiamo anche alla scaramanzia”.
Sul gap in classifica visto le due sfide equilibrate contro l’Inter
“L’Inter ha i punti che merita, però all’inizio ha avuto fortuna e gli è andata bene. Anche quando non c’ero io noi abbiamo sempre avuto una metodologia di gioco, ma mai dato l’idea di solidità, anche quando giocava bene. Poi loro hanno anche un bravo allenatore”.
Sulla vittoria se è la vittoria del milanismo
“Oggi eravamo alla canna del gas tutti quanti, perchè portare 50mila persone allo stadio il 27 dicembre è qualcosa di nuovo in Italia. Se non veniva fuori il veleno in una giornata così…Non ci metto la mano sul fuoco che abbiamo risolto i problemi, dobbiamo pensare di partita in partita”.
Su Suso e Calhanoglu in contemporanea
“Perchè no? Si può fare. Bonaventura può fare la mezzala, anzi lui preferisce fare quello. Gli son stato vicino ad Hakan, so che tipo di giocatore è. Siamo una squadra che sa giocare a calcio”.
Sulla soddisfazione
“Nella mia testa pensavo di fare una prestazione così. In queste due settimane quando dicevo che questa squadra si allenava in un certo modo, c’era un motivo. Io non regalo nulla a nessuno. Secondo me con l’Atalanta la squadra a tratti ha dimostrato di poter soffrire. Stiamo migliorando. E’ una vittoria che fa bene al morale, ma dobbiamo continuare a lavorare sui concetti per uscire dalla situazione in cui siamo”.
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