Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport al termine della sfida con l’Udinese. Ecco le sue parole.
Sulla “zona Romagnoli”
“Mi piace. Il gol subito nel finale contro l’Inter era stata una bella mazzata. Stasera abbiamo meritato di vincere. Abbiamo sofferto, siamo arrivati con tanti infortunati, bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Loro sono molto fisici, nella ripresa la squadra mi è piaciuta. Speriamo di recuperare qualcuno nei prossimi giorni“.
Su Higuain
“Ha sentito una fitta alla schiena, pensava di aver preso un colpo. Speriamo non sia nulla di grave”.
Sull’espulsione
“Non ho detto nulla, sono andato solo dall’assistente che aveva alzato la bandierina. Sono stato espulso perchè sono uscito dall’area tecnica“.
Sul momento
“Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni ora. Vediamo dove arriveremo, le vittorie aiutano a lavorare meglio e con più tranquillità“.
Sulle assenze
“Non ci possiamo fare nulla. Siamo stati un po’ sfortunati. Pensiamo ad una partita alla volta. Domani ho dato ai ragazzi un giorno libero, dobbiamo recuperare energia e poi pensiamo al Betis. Castillejo è entrato bene, anche Borini. Abbiamo bisogno di tutti. Oggi la difesa si è comportata bene, Baka e Kessia hanno contenuto bene in mezzo al campo“.
Sulla prestazione
“Nella ripresa Castillejo e Suso si scambiavano posizione e trovavamo spazio tra le linee. In difesa dovevamo tenere botta. Con Baka non dobbiamo per forza partire dal basso, è fisico e prende la palla di testa sui rinvii. Castillejo deve essere più veleno sotto porta“.
Sulla squadra
“Quando ho conosciuto Suso sembrava impensabile farlo giocare più centrale. Oggi ha fatto la mezza punta per 25 minuti. C’è grande disponibilità da parte di tutti, i ragazzi mi stanno dando tutti. Abbiamo perso diversi giocatori per problemi fisici, ma abbiamo continuato a lavorare e non abbiamo cercato alibi“.
Sulla vittoria del Milan Femminile
“Sta facendo grandi cose. Ieri ho incontrato mister Morace, ha cambiato modo di giocare e le ho fatto i complimenti. Sono orgoglioso di quello stanno facendo“.