Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match con il Betis. Ecco le sue dichiarazioni.
Su Caldara
“Mattia si sta allenando, non ha i novanta minuti sulle gambe ma si sta allenando tantissimo, fino alla settimana scorsa aveva dei problemi al pube, domani potrà mettere del minutaggio, non so se dal primo minuto“.
Sulla condizione fisica
“I numeri sono superiori all’anno scorso, non mi sembra qualcosa di fisico. La squadra non è riuscita ad esprimere il calcio che è abituata a fare, anche per demeriti nostri, potevamo palleggiare e partire dal basso, ha avuto delle difficoltà“.
Sui nuovi arrivati
“Sono contentissimo, bisogna vedere perché adesso non li stiamo schierando tantissimo. Non è tutto da buttar via, abbiamo perso una partita importante, abbiamo perso col Napoli, la squadra è viva, deve trovare la tranquillità, sono contentissimo di tutti i giocatori che ho a disposizione“.
Sulle voci di Donadoni e sui rapporti con Leonardo
“Faccio l’allenatore, so che quando non arrivano i risultati sono in discussione. Ho subito pressioni peggiori, al Pisa, qui si fanno dei nomi. Con Leonardo e Maldini c’è sempre un confronto, gli racconto come la vedo, anche loro. Ci possono essere alti e bassi, ma ci diciamo le cose in faccia. Quello che è successo tra me e Leonardo è successo tanti anni fa, c’è grandissimo rispetto e ci diciamo le cose in faccio, il rispetto non deve mai mancare“.
Su Higuain
“Secondo me si è innervosito i primi 10/15 minuti dopo due movimenti quando non gli è arrivata la palla. Quando fa quei tipi di movimenti vuole essere premiato. Facevamo fatica a sviluppare, tutte le volte che andavamo sull’esterno quelle non sono le palle di Higuain. Non l’abbiamo messo in condizione di farlo esprimere al massimo, si è innervosito. Matematicamente 30% lui e 70% la squadra“.
Sugli innesti arrivati in estate
“Se domani giocano titolari non è perché sto dietro alle critiche, posso sbagliare ma c’è sempre una logica e un senso. Se domani scendono in campo è perché l’ho scelto io, in questo momento Castillejo non ha giocato tantissimo ma ha giocato, Laxalt ha fatto spezzoni, Bakayoko in Europa ha sempre giocato titolare, anche Reina. Sono molto contento siano arrivati, a livello tattico hanno avuto difficoltà e ci vuole del tempo, ma sono contento e orgoglioso di averli in squadra con me“.
Sul Betis
“È una squadra che a Madrid ha fatto il 65% di possesso palla, fa pochi gol ma ha tantissima qualità. Gioca con una difesa a tre, sarà una partita molto scomoda. Domani scenderà in campo la squadra migliore, che ha più benzina, è una partita molto difficile, è una squadra impegnativa che ti fa correre tanto“.
Sulla preparazione del derby
“Siamo venuti a mancare sul palleggio, non riuscivamo a partire dal portiere, quando non partiamo dal basso le nostre giocate vengono meno. Non riusciamo il calcio che sappiamo fare. Se la partita fosse finita 0-0 sarebbe stata giudicata diversamente. Do spiegazioni ai tifosi, ma non preparo le partite per pareggiarla. Non posso parlare di chiacchiere da bar. Potevamo fare qualcosa più in fase di possesso, in fase di non possesso la squadra mi è piaciuta tantissimo, erano mesi che non vedevo una squadra così attenta. Le partite hanno delle dinamiche, tante volte l’emozione ti può ingannare, non mi posso sentire tradito. Mi sento orgoglioso di allenare una squadra così, mi sento offeso sentire che la squadra non si è impegnata e ha giocato per il pareggio. Ho visto una squadra che non riusciva ad esprimere il suo gioco quando aveva palla, ma sono riuscito a vedere il carattere della squadra che non vedevo da tanto tempo. Quando vuoi fare 0-0 metti 4-5-1, metti i pullman e ti metti lì. Non mi sembra di aver messo una squadra per pareggiare. Avete visto linee da 5 e barricate? Perchè dovete dire che ho preparato la partita per pareggiarla. Dite che il Milan ha giocato al di sotto tecnicamente ma non che ha giocato per pareggiare“.
Sulla titolarità di Donnarumma
“Era un portiere in crescita, lo avete detto voi. Le scelte le faccio io, non vado dietro ai tifosi, con tutto il rispetto che posso avere per la tifoseria. È tranquillo, ha avuto un lutto familiare l’altro ieri, è venuta a mancare la nonna. Ieri non ho avuto modo di parlare con lui. Deve lavorare con professionalità, l’errore per chi gioca a calcio ci può stare“.
Sulla prestazione di Higuain nel derby
“Non siamo stati noi bravi a fargli arrivare i palloni, il 30% è colpa di Higuain, il 70% della squadra. È colpa di tutto il collettivo, tra cui anche me. Non è la prima partita che facevamo con una squadra forte“.
Sui punti persi
“Bisogna fare più attenzione ma non bisogna andare dietro alla sfortuna, bisogna farsi trovare pronti, commettere meno errori possibili. Sul gol ce ne sono di errori, non solo di Donnarumma. Se andiamo ad analizzare meglio i gol c’è sempre stato qualcosa, dobbiamo migliorare su questo aspetto. Non si può tornare indietro, dobbiamo migliorare a Milanello, c’è tanta pressione su di noi. Sono qui da quasi un anno, in campionato ho perso sei partite. Sembra che ho perso tutte le partite della mia gestione, spero che questo continui e che i giocatori vengano lasciati stare. Il responsabile sono io e mi sta bene prendere le mazzate, ma abbiamo il dovere di fare meno errori possibili“.
Sulla squadra
“I giocatori devono dare il massimo per la maglia, devo pensare a farli esprimere al massimo. Qualche procuratore mi rompe le scatole. Se qualcuno parla male di me non mi cambia la vita. Sono un allenatore giovane, con degli alti e bassi, continuo a fare il mio lavoro. La forza me la dà il lavoro quotidiano. Sono contento quando si vincono le partite, non quando i giocatori parlano bene di me“.
Sul post derby
“Si deve ripartire, l’amarezza rimane, quello che ho detto in conferenza stampa dopo la partita lo ridico. La partita non è stata preparata per il pareggio, a livello caratteriale la squadra mi è piaciuta tantissimo. Siamo venuti a mancare sul nostro punto forte, sul palleggio, ci è venuto il braccino, ma non abbiamo preparato la partita per pareggiarla. Devo essere bravo a valutare la squadra, non è tutto da buttare via quello che abbiamo fatto“.