Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match con il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni.
Se è la settimana decisiva per la stagione del Milan: “Dobbiamo rimanere attaccati alle posizioni per arrivare in Champions fino in primavera, tutte le partite saranno decisive da qua alla fine per noi“.
Sul miglioramento nella fase difensiva: “Alcuni gol ce li siamo fatti da soli in quel periodo. La difesa si comportava già bene anche allora come movimenti. Voi vi sorprendete quando Abate gioca centrale, ma ha tutte le caratteristiche per giocare in questo modo. Sorprende anche me quando vedo che va a prendere le palle di testa sul primo palo. Possiamo fare molto meglio, certe volte quando scappa la difesa i centrocampisti non sono a tempo e si crea un buco dove cade la palla“.
Se Higuain si è lamentato dei carichi di lavoro eccessivi: “Tutti quanti si lamentano (sorride, ndr). Per giocare a calcio bisogna fare fatica e mettere benzina nelle gambe. Anche noi abbiamo sbagliato qualcosa, è giusto che ci si faccia un’analisi di coscienza, ma sappiamo quello che stiamo facendo e andiamo avanti per la nostra strada“.
Se Cutrone va tutelato dopo l’arrivo di Piatek: “No, perché gioca chi sta meglio e chi si allena in un certo modo. A tutti i giocatori piace essere coccolati, non solo Cutrone. Sono bravo a coccolare i miei giocatori. Ogni tanto mi parte qualche cinquina di troppo, ma dopo c’è sempre la coccola. Su Patrick, come ho detto anche a lui, da 2-3 settimane a questa parte ha probabilmente capito le parole che gli dico. Non ho visto la faccia storta quando non gioca e gli ho fatto i complimenti, non è un caso che abbia fatto doppietta quando è entrato. L’ho visto cambiato dall’inizio del nuovo anno“.
Sulla scelta di Piatek se è stata condivisa e se può giocare insieme a Cutrone: “Abbiamo due attaccanti di ruolo veri, in certe partite si può giocare con due attaccanti e vediamo. Ogni giocatore che arriva o va via è conseguente ad un dialogo insieme alla società. Quindi se Piatek è arrivato significa che mi piace“.
Se il Milan ha guadagnato qualcosa nello scambio Piatek-Higuain: “Non lo so, dobbiamo vederlo dal campo. E’ giusto che si trovino soluzioni se un giocatore vuole andare via. E’ andato via un grandissimo campione, ma è arrivato un giocatore che negli ultimi 6 mesi ha dimostrato di vedere la porta, che ha forza fisica, voglia ed entusiasmo. Ci può dare una grande mano“.
Su Zapata e Calhanoglu: “Calhanoglu ve lo siete inventato voi, non esiste. C’è qualcuno che si diverte a scrivere sempre su Calhanoglu. Il Lipsia lo voleva, ma ho sempre detto alla società, così come loro a me, che è un giocatore fondamentale e non è mai stato sul mercato. Zapata, invece, è a scadenza. La società gli ha proposto un rinnovo contrattuale e deve decidere il giocatore. Sta giocando da protagonista. Adesso è infortunato e vediamo di riuscire a sistemare anche questa questione. Altre uscite non ce ne saranno sicuramente. Sia io che la società stiamo facendo di tutto per trattenere Zapata“.
Su Allan: “Il Napoli perde tanto, ma penso che Carlo abbia l’imbarazzo della scelta come alternative. Domani serve una grande prestazione per portare dei punti a casa, perché giochiamo con una squadra che a livello tecnico-tattico fa paura. Quest’anno palleggia come l’anno scorso, ma verticalizza molto di più e saltano l’uomo con facilità“.
Sul mercato: “Siamo a posto così“.
Sul ruolo di Paquetà: “Il modulo non si cambia in questo momento. In fase di possesso è sempre il giocatore che si trova vicino all’attaccante. Può fare molto molto di più di quello che sta facendo. E’ un brasiliano atipico, continuo a dirlo. Non è un caso che l’abbia fatto giocare subito contro la Sampdoria appena arrivato, perchè l’ho visto pronto. E’ un giocatore da cui ci aspettiamo tantissimo“.
Su come si è allenata la squadra in settimana: “Non mi ero sbagliato settimana scorsa, perchè nei primi 45 minuti se fosse stato 2-0 il Genoa non ci sarebbe stato nulla da dire. Oggi prepariamo la partita con il Napoli, c’è qualche giocatore che ha qualche problemino e vediamo. Fino a ieri pomeriggio ho visto una squadra che si è allenata molto bene. Vediamo oggi“.
Su Piatek se può partire titolare: “Domani lo vedrete“.
Sul malessere di Higuain: “Nei momenti in cui non riusciva a segnare con continuità i giornali parlavano solo di lui. È normale che un giocatore del suo livello fosse messo sotto gli occhi dei media e fosse un po’ massacrato. Ha sofferto quest’aspetto qua. E penso anche che il fatto che ci fosse la possibilità di non essere riscattato qualora il Milan non fosse arrivato quarto in campionato, gli ha fatto scattare qualcosa a livello mentale. Penso che quando ha firmato il contratto questa clausola ci fosse già prima. E anche l’espulsione con rigore sbagliato contro la Juventus qualche strascico l’ha lasciato“.
Su Higuain e Piatek: “Piatek sembra Robocop, dice poche parole. ‘Voglio fare gol e spaccare tutto’. Lo ha dimostrato anche ieri nel primo allenamento. Ha grande fisicità, tecnicamente gli piace attaccare la profondità. E’ arrivato con grandissimo entusiasmo ed è rimasto sorpreso di come è stato accolto da tutta Milanello e dallo spogliatoio. Su Higuain, posso dire che fa parte del passato e non voglio più parlarne. Ha fatto la sua scelta, noi dobbiamo andare avanti. Lo ringrazio per quello che mi ha dato personalmente, poteva fare qualcosa di più lui e noi come staff tecnico e squadra potevamo fare altrettanto. Ora parliamo di chi c’è“.
Su Ancelotti: “Carlo non si può seguire, se no si fanno dei grandi danni. Per come gestisce gli spogliatoi, per come ha gestito anche me, bisogna averle dentro queste capacità. È credibile, entra nella testa dei giocatori. Ne ho sentiti pochi di giocatori che parlano male di Carlo in 20 anni da quando allena. Non si può copiare. Ne ho passate tante con lui. A tratti ci comportavamo da padre e figlio, nei momenti di difficoltà. Tanti meriti sono suoi per quello che ho fatto. Tante volte mi faceva giocare le grandi partite come quarto di destra, io mi arrabbiavo perchè non mi piaceva, ma alla fine mi convinceva. Questo fa capire che tipo di persona e allenatore è Carlo“.
Su Koulibaly: “Il pubblico di San Siro ha sempre dimostrato di applaudire i grandi campioni. Koulibaly è uno dei migliori difensori al mondo. Sono tranquillo, penso che il nostro pubblico sia maturo. E se succederà, siccome sono pochi imbecilli, vorrei vedere gli altri 65mila che applaudono“.
Sul Milan giovane: “Si sente. Tante volte si tocca con mano che commettiamo errori di esperienza, però stiamo attraversando un buon momento. Con il Genoa siamo stati imbarazzanti nel primo tempo, però poi siamo usciti fuori nel secondo tempo. Anche in Coppa Italia e con la Juve ho notato questo. Queste partite con squadre forti come il Napoli, allenate da un marpione come Carlo, sono partite che ci servono“.
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