A Tutto Milan

Gattuso: “Mi fa male la testa, sono stanco. Suso? La sfortuna continua”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport al termine del match con la SPAL. Ecco le sue dichiarazioni.

Sulla gara: “Mi fa male la testa, sono stanco. In Supercoppa ci mancherà uno dei giocatori più importanti, la sfortuna continua. Oggi siamo stati bravi a reagire, ma siamo stati dei polli a non chiudere la partita, abbiamo rischiato il pareggio. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto“.

Sul momento: “Quando uno fa l’allenatore la parola sereno non esiste. L’unico sereno è Allegri che ha venti punti di vantaggio. Quando si parla con la dirigenza si parla con grande onestà, ogni tanto abbiamo vedute diverse. La squadra è vive, col 4-3-3 esprimevamo un bel gioco, possiamo tornare ad esprimere un buon calcio. Dobbiamo rimanere attaccati al carro Champions in primavera e giocarsela“.

Su Higuain: “Ho dovuto fare come Lino Banfi con Aristoteles. Ha fatto un bel gesto dopo il gol, speriamo che ora trovi continuità e non si dia martellate da solo. E’ un giocatore che vive per il gol. In Italia è stato un cecchino, con noi ha sbagliato qualche occasione e ne è consapevole. Ha dormito in camera con me? No, io ho la camera degli allenatori che è la 5, è un buco (scherza ndr).

Sul gesto: “Si è scrollato tutto di dosso, lo ha fatto anche Kessie dopo il rigore con il Parma“.

Sul momento difficile di Higuain: “Quando per dieci anni di fila sei abituato a fare venti gol a stagione è difficile attraversare questi momenti. Ha pagato questo, il calo lo ha avuto dopo quella giornata perché sentiva tanto la partita con la Juventus“.

Sulla tattica: “Quando ti vengono a mancare giocatori come Biglia e Bonaventura è complicato. Mi piace giocare un certo tipo di calcio ma è complicato, mi piace lavorare bene con le catene, far trovare spazio a Suso… Tante volte sono venuti a mancare degli interpreti che ci hanno impedito di fare quello che facevamo a memoria“.

Sull’Ambrosini presente in studio: “Ambrosini era un atleta incredibile ma è stato sfortunato con gli infortuni. Non aveva grandi piedi (ride ndr), era forte di testa. Senza quegli infortuni forse avrei giocato qualche partita in meno. Nei primi anni io e lui facevamo piangere il pallone quando lo toccavamo“.

Su Muriel: “Può fare l’esterno, bisogna sfruttarlo, bisogna farlo attaccare verso la porta. Può fare la seconda punta. Non lo so se l’abbiamo preso, ne abbiamo parlato. Come abbiamo parlato di tanti altri giocatori“.

Su Donnarumma: “Bisogna stargli vicino, quando sbaglia non bisogna fargliela pesare troppo. E’ uno dei portieri più forti al mondo per l’età che ha. Sono state dette tante parole ingiuste nei suoi confronti, quest’anno sta facendo un campionato da protagonista“.