Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Benevento. Ecco le sue parole.
Hai trovato un motivo per il basso rendimento?
“Ho parlato con 4-5 giocatori e poi con tutte le persone di Milanello per chiarirci su tutto e su quello che voglio e vorrò fare. Siamo tutti nella stessa direzione e ho speso il mio tempo libero per parlare con tutte le persone vicine alla squadra, trattando ogni dettaglio dalla prevenzione agli infortuni a ogni minimo dettaglio. Con i giocatori non ho ancora parlato con tutti, ma mi piace studiare il loro passato e cosa facevano prima di venire al Milan. Con Kessie, ad esempio, ho parlato delle posizioni che faceva prima di essere qua”.
Nuovamente su Kalinic
“Non mi piace parlare solo dei singoli. Nikola spostato sulla fascia come Mandzukic? Ma magari, ci darebbe nuove soluzioni tattiche ma oggi mi sembra difficile poterglielo chiedere. L’unico che, eventualmente, potrebbe farlo è Cutrone per forza nelle gambe e aggressività. Nikola deve fare il numero 9”.
È rimasto qualcosa di positivo dall’esperienza Montella?
“Certo che è rimasto qualcosa. Il palleggio difensivo, la costruzione dal basso e su queste basi proveremo a verticalizzare di più ed attaccare la profondità. Ma dopo una settimana pensare di cambiare tutto e tutti, sarebbe da pazzi. Questa però è una squadra da palleggio e rimarrà”.
Pronto per la panchina del Milan?
“Quando quest’estate sono stato presentato per la Primavera, se avessi detto di essere pronto per la prima squadra sarebbe stata una mancanza di rispetto. Oggi ho ancora tantissime cose da migliorare ma non smetterò mai di crescere. Oggi voglio solo riuscire a formare un gruppo e far loro capire la necessità di averli tutti”.
Le condizioni di Biglia
“Ho parlato con Lucas. In Argentina ci sono milioni di giocatori e lui è il titolare della loro nazionale, è importantissimo e provo immenso rispetto per lui. Conoscendo il ragazzo, è uno che deve stare bene fisicamente per brillare ma nelle ultime settimane si è messo spesso a disposizione anche se non era al top. Abbiamo avuto una chiacchierata e lui è fondamentale per noi, ma deve migliorare la condizione”.
Ha mai pensato alla panchina del Milan?
“Sinceramente parlando, per me l’obiettivo da allenatore è sempre stato questo ma non pensavo di farcela in 4 anni. Avrei potuto entrare nello staff di Allegri 4 anni fa o allenare la Primavera già allora, ma venivo da un problema fisico e pensavo che il mio tempo fosse arrivato per chiudere qui e provare altre esperienze. Ero dispiaciuto, sapevo di lasciare qualcosa di straordinario ma volevo provare nuove esperienze”.
L’importanza di far rivalutare la campagna acquisti estivi
“È vero, ma per tanti così come per Kalinic basta un gol o una zampata per cambiare tutto. Basta un nulla per cambiare dalle cose brutte alle immagini più belle. Nikola, così come tutti gli altri, ha bisogno di fiducia ma lui se le cerca le palle gol, è sempre in posizione per segnare e questo è un parametro importante per me”.
Dormirà questa notte?
“Spero di sì, ma devono farlo i miei giocatori. Io posso anche permettermi di dormire qualche ora in meno”.
Emozione per domani?
“Più tensione perché ho la consapevolezza che domani abbiamo tutto da perdere e con una classifica non bellissima. Ma i rapporti con giocatori e staff è ottimo e sono tranquillo per come hanno lavorato i ragazzi. Quando voglio dormire a casa però, il pensiero va subito alla partita…”.
Storia chiusa con De Zerbi?
“Ci siamo già visti e incrociati qualche volta, ci siamo abbracciati. Domani poi è Benevento-Milan, non De Zerbi-Gattuso… ma comunque litigare con me non è difficile (ride, ndr). Ci siamo chiariti ed è finita là. Per me il pensiero a domani è solo sui punti”.
Ha lavorato bene in settimana?
“Mi sento a mio agio. Non ho avuto difficoltà e mi sono sentito al meglio fin dal primo minuto di allenamento con questa squadra. Più passano i giorni e più è difficile gestire 24/25 uomini, nessuno è qui a prenderli in giro ma a livello mentale e di voglia c’è bisogno di tutti. Questa è la mia più grande preoccupazione, coinvolgere tutti, poi per il resto mi sento bene, senza alcuna preoccupazione”.
L’erede di Gattuso
“Me lo avete chiesto anche l’altro giorno. A livello di caratteristiche dico Kessie, mentre Bonucci ha carisma e leadership. Ma spero di averne tanti di giocatori così”.
Sull’ItalMilan
“Non lo so. Il mio Milan sarà formato da quelli che stanno meglio e lavorano al massimo. Non sto a guardare se è italiano o no perché io ho bisogno di tutti e per me, in questa settimana, è stato difficile fare delle scelte”.
Come procede il tuo intervento di soccorso sul Milan?
“Quello che è stato è stato. La mia metodologia è completamente diversa da quella di Vincenzo ed è un segreto di Pulcinella. Questi ragazzi li ho trovati un po’ in difficoltà, ma non significa che siano stati allenati male. Dobbiamo migliorare sull’intensità e mentalità. Le vittorie possono regalarmi tempo che certamente aiuta a lavorare serenamente, con entusiasmo e forza”.
Allenatore di riferimento nella storia rossonera?
“Tutti mi hanno dato molto, anche quelli con cui non ho vinto. Mi hanno lasciato qualcosa e sarebbe facile dire Ancelotti, Sacchi o Capello. Spero solo di fare bene e durare, significa che il lavoro è buono e che i risultati ci sono”.
Sul Benevento
“Sarà una battaglia. È vero che sono a 0 punti ma con De Zerbi è cambiata: ora sono pericolosi e hanno mentalità. Giocheremo in un ambiente caldo e anche contro l’Atalanta e Juventus magari meritavano qualcosa di più. Dobbiamo chiudere gli occhi e pensare che a bordocampo ci sia la Champions League, non possiamo permetterci di sbagliarla”.
Lavorato su cosa in specifico?
“Sulla mentalità, non è un segreto che mi piaccia vedere intensità e lavoro corale. Qualcosa di nuovo abbiamo provato, ma è rimasta la difesa a 3 e abbiamo lavorato su concetti chiari”.
Ecco le prime dichiarazioni di Gattuso
“Devo ringraziare i ragazzi per la disponibilità ed il lavoro, ne sono molto contento. Abbiamo provato tanto, ma dobbiamo stare attenti. Roma non è stata costruita in un giorno ma ho visto grande voglia in questa settimana”.