Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida con il Betis. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“C’è amarezza, abbiamo iniziato con una linea di cinque ma loro ci hanno messo in difficoltà con il palleggio. I nostri cinque erano troppo bassi. È andata meglio con il 3-4-3. Grande partita nella ripesa, ma nel primo tempo eravamo troppo timorosi. Il fatto di venire qua e giocare un secondo tempo così è un gran segnale. Domani faremo la conta, ma grande merito a questi ragazzi, che se la stanno giocando su tutti i campo“.
Sugli infortunati
“Non sono un dottore, faccio l’allenatore. In questo momento è inutile pensarci, metteremo in campo quelli che abbiamo a disposizione. Battaglieremo, gli alibi non ci portano da nessuna parte. È un periodo che gira così. Sicuramente Musacchio farà di tutto per esserci, mentre Calhanoglu ha subito un’altra botta sul collo del piede“.
Sulla Juve
“Ora abbiamo due ora e mezza di aereo e cominceremo subito a lavorare. Non si dorme. Conosciamo la Juve, è una delle squadre più forti d’Europa. Ma ce la giochiamo. Hanno qualcosa in più di noi, ma non stiamo qui a piangere”.
Sulla partita
“Oggi potevamo fare meglio, tenere la palla. Abbiamo perso tanti palloni in uscita. Ma sono contento di come stiamo interpretando le partite. Speriamo di migliorare ancora. Nel secondo tempo siamo stati bravi a giocare uno contro uno anche in fase difensiva, abbiamo corso poche volte all’indietro”.
Sul momento difficile
“Sono stati bravi loro a sopportarmi e a credere in quello che si fa. La cosa più facile da fare era andare alla ricerca degli alibi. La squadra mi ha sempre seguito, in questo momento la nostra forza è questa. Abbiamo tantissima strada da fare, ma la squadra ha grande senso d’appartenenza”.