Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Udinese. Ecco le sue parole.
Sulle parole di Scaroni: “Perdere mi brucia sempre. Lui ha parlato degli ultimi anni, non di questo ultimo periodo. Arriviamo da due sconfitte, ma c’è la consapevolezza e il dovere di fare meglio. Speriamo che domani possa arrivare questa benedetta vittoria“.
Sul cambio di modulo: “Per ora lo avete visto a partite in corso, vedremo nelle prossime partite. Abbiamo i giocatori per giocare con la difesa a tre e il trequartista“.
Sulle sconfitte: “Io vivo meglio le sconfitte che le vittorie. Quando vedo i giocatori che si deprimono, non rompo loro le scatole. A me piace analizzare e stare vicino ai miei ragazzi. Io li lascio tranquilli, se reagiscono così è perchè ci tengono. Non si possono fare paragoni con il passato quando c’erano giocatori diversi“.
Sul tridente: “Quando giochi con esterni con i piedi invertiti devi sempre sterzare prima mettere il pallone in mezzo all’area. Non so se sia questo il problema, ormai ci sono tante squadre che giocano in questo modo“.
Su Paquetà: “Fino a due settimane fa mi dicevate che era stanco, oggi è uscito che ho litigato con Leo perchè non l’ho fatto giocare a Genova. Ma secondo voi, il livello dei nostri dirigenti è così basso?“.
Sul terzo posto: “Quando si perde un derby qualcosa rimane, ma noi adesso non abbiamo il tempo per pensare a queste cose. Dobbiamo pensare solo a vincere domani, non pensiamo alle altre squadre in lotta con noi. Pensiamo solo a casa nostra, poi vediamo cosa succederà“.
Sul Milan: “Non penso nulla sul mio conto. In questo momento, la cosa più importante è il club. Si può parlare di tante cose, ma il club è sopra tutto. Il Milan è una grande società e resta la cosa più importante. Ho sbagliato a dire quella cosa, si dice che non vado d’accordo con la dirigenza, ma la cosa fondamentale è il bene del club“.
Su Kessie: “Vi sorprendete che Biglia si è seduto di fianco a Kessie dopo la sostituzione? Non è un segnale, dopo il ritorno dalla nazionale ha abbracciato Lucas davanti a tutti. Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato a farlo davanti a tutti, ma non c’è nessun problema adesso. Ha fatto qualcosa che ci ha fatto rimanere male, ma non c’è nessun punizione“.
Ancora su Piatek: “In questo momento vi focalizzate solo su Piatek, ma è tutta la squadra che è meno fluida. Tutti devono dare qualcosa in più, non solo Kris. Se a lui arrivano le palle, ti fa male. A Genova, nel primo tempo, era troppo solo, nella ripresa invece no. Abbiamo regalato troppe palle alla Sampdoria, dovevamo essere più bravi a smarcarci e a muovere la palla“.
Sulle due punte: “Vediamo domani“.
Sull’Udinese: “Per noi è una gara fondamentale, siamo costretti a vincerla. Dobbiamo entrare in campo con voglia, ma anche con tranquillità“.
Su cosa non va: “In questo momento vanno analizzate le cose che non vanno bene. Ci stiamo giocando tanto, arrivare in Champions è il nostro scudetto. A Genova avevo la sensazione di poter fare gol nella ripresa, così come nel derby ero convinto che potessimo ribaltare il risultato. E’ vero che al primo errore iniziamo a sbagliare di più, dobbiamo migliorare su questo“.
Sul momento: “Anche quando abbiamo vinto 5 gare di fila non sempre abbiamo giocato bene. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio che in altre partite che abbiamo vinto. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio“.
Sulle sue parole di venerdì: “Sono cose che non ripeterei per come sono uscite. Io sono vero e dico sempre quello che penso. Forse stavolta potevo stare zitto e non creare le problematiche che sono uscite in questi giorni“.
Sul momento difficile: “Per superarlo bisogna vincere. Io sono tranquillo, qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite“.
Su Gigio: “Le critiche ci stanno. L’ho visto bene, ci ha messo la faccia e si è assunto la responsabilità. E’ un errore che può stare, capita, Mi piace come ha gestito la situazione, così come ho apprezzato molto le parole di Conti. Questo vuol dire che il gruppo è sano“.
Su Bakayoko: “Nel primo tempo ha fatica come tutti, poi nella ripresa ha fatto bene da mezzala. Non è un problema dove gioca Bakayoko. Ci sta mancando un po’ di tranquillità, gli inizi delle due partite ci hanno portato a commettere degli errori“.
Su Piatek: “Nelle riprese contro Inter e Samp abbiamo creato tanto. Nei primi tempi ho notato pure io che Piatek era troppo solo. Il problema è che sono due partite che andiamo sotto subito e quindi diventa tutto più difficile. Dobbiamo essere più propositivi“.
Sul modulo: “Vediamo, nella testa c’è la volontà di fare qualcosa di diverso. Vediamo domani“.
Su Caldara: “Si sta allenando da 25 giorni con noi, è in crescita“.
Sulla visita di ieri di Leonardo e Maldini: “Si rema da sempre dalla stessa parte. Domani è una partita importante, ma sono tranquillo. In questo momento, nessuno può mettere in dubbio l’unione che c’è tra me, Leo e Paolo. Il mio unico problema è riportare il Milan in Champions. Per il carattere mio e di Leonardo, se ci fossero problemi, le cose ce le diremmo in faccia“.
Sulle proteste: “Non cerco nessun alibi. Come si studiano gli avversari, bisogna studiare anche come sono gli arbitri. Orsato è uno che fischia poco, lascia molto correre. C’erano due episodi borderline, ma vanno accettati. Non possiamo attaccarci a queste cose, dobbiamo fare di più per vincere le partite“.
Sul momento: “Veniamo da due risultati negativi, ma il gruppo mi fa ben sperare, la squadra è viva e ce la sta mettendo tutto. Siamo vivi, non siamo morti“.
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