Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di MilanNews.it al termine del match con il Novara. Di seguito sono riportate le sue parole.
Sulla riammissione in Europa
“C’è tanta soddisfazione, quello che abbiamo conquistato sul campo lo tocchiamo con mano. Parteciperemo all’Europa League e siamo molto contenti. Non sono stati giorni facili anche per convincere i ragazzi a lavorare. Son molto contento per come son stati questi 12 giorni qua dentro, ho apprezzato molto la serietà dei ragazzi”.
Sulla sua squadra
“Siamo una squadra che si conosce. L’anno scorso a tratti abbiamo espresso un buon calcio. Anche oggi abbiamo provato qualcosa di nuovo alla fine del primo e del secondo tempo. Sono molto contento. E’ normale che per giocare due competizioni, penso che questa squadra si possa migliorare, e lo sapete voi così come lo sa la società. Può diventare ancora più competitiva se arriva qualcun altro”.
Sulla voglia di parlare con i nuovi proprietari
“Non devo parlare solo io. In questi 12 giorni non è stato facile, ma mi hanno aiutato molto i ragazzi per il loro impegno. Penso che sia giusto che ci rappresenta venga a fare due chiacchiere con i ragazzi, in modo da toccare con mano quali sono i progetti. A livello organizzativo e materiale qua non serve nulla, anche con la gestione precedente, però penso che in un club così storico sia più facile se si hanno dei punti di riferimento”.
Sulla scossa per far sbloccare il mercato data dalla sentenza del TAS
“Bisogna rispettare i parametri finanziari e quello che pensa la società, però è un dato di fatto che se vogliamo competere per qualcosa di importante qualcosina si debba fare. Io sono uno stipendiato, le decisioni le fa la società. Spero che il più presto possibile ne parleremo io, Mirabelli e Fassone, perchè in questo momento sono le persone che in questi giorni ci son state vicino e dopo vedremo”.
Se ha parlato con Bonucci
“Io ho parlato con Leo e con tutti i giocatori. Leo è un grande professionista e un giocatore incredibile. In questo momento bisogna anche ascoltare quello che dicono i giocatori e vedremo. Ad oggi posso soltanto parlare bene di lui, per quello che ha dato e per quello che sta dando. Però poi ci sono dei momenti in cui bisogna rispettare le scelte dei giocatori, se un calciatore si comporta da grande uomo da parte mia non avrò mai nessun rancore. Lui vuole vincere, ma anche noi vogliamo vincere, perchè a nessuno piace perdere. Io so quello che ci siamo detti e la società sa quello che ci siamo detti. Aspettiamo, perchè è un giocatore importante che vogliamo tenere a tutti i costi”.
Sul nome di Leonardo
“Qual è il problema? Con Leonardo in passato abbiamo avuto qualche problemino, ma ci siamo chiariti. Ci sentiamo spesso e si parla di calcio. Penso che se verrà Leonardo verrà accolto a braccia aperte. Da parte mia c’è grande disponibilità e professionalità per chiunque arriverà, se arriverà qualcuno”.
Su Morata
“Parlate con Mirabelli e Fassone. Posso soltanto dire che i buoni giocatori mi piacciono tutti. Se facciamo qualcosa dev’essere qualcosa di importante, perchè se no rimaniamo così. Siamo una buona squadra, ma per migliorarla dobbiamo fare qualcosa che ci dà dei vantaggi”.
Sulla soddisfazione di essere stato l’unico ad essere nominato nel comunicato di Elliott
“Sono molto orgoglioso di allenare il Milan. Devo dimostrare tutto il mio valore. E’ una proprietà che non conosco. Anche io verrò giudicato quando comincerà il campionato e io ce la metterò tutta. In questo momento penso solo a fare bene e poi vedremo. Mi riempie d’orgoglio che la società ha espresso apprezzamento e questo mi fa lavorare con più tranquillità”.
Se l’arrivo di Cristiano Ronaldo lo preoccupa
“Siamo una squadra che non lottiamo per quei posti. Sappiamo quali sono i nostri obiettivi. Sicuramente per il sistema del calcio italiano è un arrivo straordinario e spero che ne arrivino ancora tanti, perchè penso che il nostro mondo può solo che migliorare”.
Su Calhanoglu
“Sta bene, hanno lavorato tanto e quando si lavora tanto c’è il problema delle vesciche. Oggi zoppicava per quello”.
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