Di seguito sono riportate le pagelle rossonere di Fiorentina-Milan, partita terminata 1-1 grazie alle reti di Simeone e Calhanoglu.
G. Donnarumma 6,5: 100° gettone ufficiale in maglia rossonera condito da tre interventi degni del suo repertorio ed un gol sul quale non può fare nulla. Si butta a kamikaze su Simeone nel primo tempo e poi, con una parata da futsal, manda la palla sopra la traversa sul colpo di testa di Gil Dias. Poi nega a Badelj, a mano aperta, la gioia del gol. Sul gol di Simeone, non può nulla.
Calabria 6,5: prova di sostanza e quantità quella del numero due milanista che contiene bene le scorribande di Biraghi e costringe Thereau a giocare più sotto Simeone che largo. Si sovrappone spesso e volentieri a Suso.
Bonucci 5: inizia come nel derby, con qualche sbavatura di troppo in marcatura e in fase di costruzione. Perde il contrasto con Simeone che genera l’episodio da arancione di Romagnoli. Poi perde posizione e uomo in occasione del gol del Cholito.
Romagnoli 6: graziato da Banti, che lo ammonisce quando il limite del rosso era molo vicino ad esser stato superato. Simeone agisce più nella zona di Bonucci e Gil Dias.
Rodriguez 5,5: sembra aver perso quella sfrontatezza offensiva che aveva fatto innamorare di lui i tifosi. Gil Dias gli salta in testa e mette alla frusta Donnarumma. Piuttosto che spingere sul lungo linea, da qualche partita preferisce accentrarsi, ma così facendo si perde il suo moto propulsivo e i cross dalle fasce.
Kessie 5,5: è l’emblema della stanchezza globale. Nel derby ha dato fondo alle ultime riserve di energia, mentre al Franchi trotterella e perde tanti contrasti. Gioca sempre, non ha un cambio puro in rosa, ma quando è appannato si vede eccome. (dal 91’ Locatelli sv).
Montolivo 6,5: la regia non sarà da premio Oscar, ma la linea Maginot che erige davanti ai due centrali è sempre puntuale e precisa. Recupera un’infinità di palloni e non si cura degli improperi che la Fiesole gli dedica.
Bonaventura 5: appare sulle gambe, è in campo per forza di cose perché da lui ci si può aspettare sempre qualcosa di positivo. Tuttavia non gli riesce quasi nulla e si vede che ha le gambe pesanti quando non riesce a chiudere nemmeno una sovrapposizione. (dal 72’ André Silva 5: entrando in campo, dovrebbe spaccare il mondo. Si nota solo per un tiro citofonato che Sportiello disinnesca con la sigaretta in bocca).
Suso 6: purtroppo per il Milan, rimane l’unico giocatore che, in qualsiasi condizione, riesce a trovare un guizzo in più rispetto ai compagni. Sbaglia tantissime letture e scelte, soprattutto nel finale quando si intestardisce nel voler saltare l’uomo piuttosto che crossare il pallone. La sua prova è salvata dal tiro che manda in tilt le mani di Sportiello e che Calhanoglu traduce nel punto del pari.
Cutrone 6: con la squadra con le gomme a terra è difficile se non impossibile arrivare ad essere concreti, anche perché nel primo tempo non arriva un pallone dalle parti di Sportiello. Lui allora si dedica alla fase di copertura dando una mano al centrocampo e arrivando a dare copertura ben dietro la sua zona di competenza. Non ha paura di fare a botte con Astori e Pezzella ed è prezioso nel cercare di far salire la squadra.
Borini 5: riproposto un po’ a sorpresa da Gattuso dall’inizio, il mestierante tuttofare appare fuori giri. Ha delle idee, con alcune giocate di prima, che i piedi non traducono come vorrebbe. (dal 53’ Calhanoglu 6,5: esattamente come nel derby, entra bene a gara in corso e dimostra di aver uno stato di forma decisamente più brillante rispetto al periodo con Montella. Segna il gol del pareggio e da sempre la sensazione di poter essere pericoloso).
Gattuso 6: aveva legittimamente paura della partita di Firenze perché la sua squadra è all’interno di una fase di ricrescita fisica ed il derby ha tolto energie polmonari e mentali a tutti i suoi giocatori. Tuttavia, dopo il gol di Simeone, il gruppo ha reagito, segno evidente che il suo lavoro sta iniziando a pagare.
fonte: milannews.it