A Tutto Milan

Fassone: “Società solida, mercato a zero. Al TAS avremo questa possibilità…”

Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, ha risposto in diretta alle domande dei fans durante l’#AskFassone. Ecco le sue parole.

Un saluto ai tifosi: “Grazie per questa opportunità. Ho sentito la necessità di parlare con voi, proprio perchè percepivo tutta questa negatività e poi tutte le volte che mi ferma per strada ho quasi la sensazione che ne esca risollevato. Non so se sono riuscito parzialmente a risollevarvi. Non voglio raccontarvi le favole, abbiamo le nostre difficoltà. Siamo un club che sta risalendo, ma abbiamo gli strumenti per affrontare questa salita. Un’atmosfera più sorridente e serena può aiutare. Noi manager vi assicuro che faremo di tutto perchè possa essere una bella stagione per voi”.

Sull’estate di Gattuso: “Ha la sua carica, il suo nervosismo, le sue inquietudini che non fa mistero di trasferirti. Rino diventerà un ottimo allenatore, ha il Milan impresso nella pelle. Dà il 120% ogni giorno, anche in vacanza credo non dorma rompendo le scatole a Mirabelli 5 volte al giorno per avere notizie. Possiamo essere tutti sereni ad avergli affidato la squadra nelle sue mani”.

Sulla fine che farà il Milan: “E’ catastrofista questa domanda. Il Milan ha iniziato un progetto, si può criticare tutto ed è giusto farlo ma in termini calcistici, per riportare il club tra i primi 10 al mondo, in modo che possa competere per loro. E’ un percorso faticoso e lungo, le distanze vanno recuperate con il tempo. La Juventus ha impiegato 7 anni per avere un fatturato che è il doppio del nostro, noi abbiamo migliorato di 20 milioni in un anno e proseguiremo questo progetto per ritornare là. Il Milan e questa città hanno delle potenzialità straoardinarie. Se lavoriamo bene, se abbiamo il supporto dell’ambiente e dell’azionista, io credo che sarà una storia divertente”.

Se nella violazione della UEFA è inserito anche il bilancio 2017-2018 e se ci dobbiamo aspettare altre sanzioni l’anno prossimo: “E’ un tema delicato. Non lo comprende. L’investigazione della UEFA non comprende l’ultimo anno. Non è per mancanza di trasparenza, farà parte dell’analisi della UEFA. Ci ritornerò dopo il 20 luglio”.

Sulla maggiore trasparenza chiesta dai tifosi in merito al possibile nuovo socio e al mercato: “Io prendo tutte le critiche, compreso quella della trasparenza, anche se ho cercato di rendere il Milan una casa di vetro. Se non diamo delle informazioni è perchè non riguardano il Milan, noi manager non sappiamo nulla delle trattative della proprietà. Per quanto riguarda il mercato, la reputo un po’ ingenua come domanda. Non possiamo raccontare chi sta incontrando Mirabelli, quali agenti, quali sono i calciatori che stiamo seguendo. Per quel poco che si riesce nel calcio, maggior riservatezza e meglio è. Sta cercando di portare a termine trattative per calciatori da Milan”.

Sulla sentenza in ottica situazione proprietaria: “Credo che siano due cose disgiunte. La decisione della UEFA di punirci in quel modo si riferisce alla violazione degli ultimi 3 bilanci. Non ci sorprende quello, lo sapevamo. Quello che ci sorprende è la decisione di squalificare il Milan dalle coppe, che è difforme rispetto ad altre. Non voglio irritare, quindi non mi soffermo. La connessione tra questa sentenza e la proprietà è spesso tirata per i capelli, anche se all’interno della decisione della UEFA esistono dei riferimenti al futuro del Milan che, a giudizio di questi giudici, può apparire nebuloso e che noi cercheremo di rendere trasparente, facendo in modo che venga giudicato il Milan e non gli azionisti del Milan, chiunque essi siano”.

Sulla Puma: “Credo sia un’anteprima, qualcosa che fa un po’ strano. Eravamo abituati ad averne un altro che ha segnato in positivo la storia del Milan per tanti anni e che va soltanto ringraziato. Nasce una nuova avventura che presenteremo a breve. Penso che possa accompagnare una nostra rinascita e riaccompagnarci al successo”.

Se il Milan ha la possibilità di giocare l’Europa League: “E’ una cosa che è quasi più di principio che di altro. Chiaro, avrei qualche soldo in meno e che ci costringerebbe quest’anno a fare qualche risparmio in più, ma il progetto non cambia. Detto questo, noi ci teniamo fino in fondo che il Milan faccia l’Europa League, perchè, anche se una violazione c’è stata, la sanzione debba essere proporzionata. Non penso che un club come il Milan lo meriti”.

Su Halilovic: “Se mi portate sul campo tecnico, rischio di fare qualche scivolata. Anche qui siamo a qualcosa di più rispetto ad una stretta di mano. Poi ci saranno le ufficializzazioni di rito. E’ un’opportunità di un talento straordinario, che andrà a completare la nostra rosa”.

Sulle eventuali conseguenze con un nuovo proprietario su Milan China, stadio di proprietà e nuovi giocatori: “Neutre direi. A meno che il proprietario che arrivi ci dica di cambiare cosa stiamo facendo. Nella logica di un proprietario illuminato, credo, sia difficile immaginare di bloccare l’ipotesi che il Milan abbia uno stadio di proprietà o che ristrutturi San Siro. Io credo che la progettualità che stiamo portando avanti sia intelligente. Qualunque proprietà arrivi sono convinto che lo porterà avanti”.

Sul Milan femminile e sulla squadra B: “Per quanto riguarda la squadra femminile, ci teniamo ad avere una squadra che ben figuri. Abbiamo acquisito il titolo sportivo non dell’ultima arrivata ma di una squadra iper competitiva. I colleghi che si occupano della squadra femminile stanno costruendo una squadra competitiva e per quello che ne capisco io di calcio femminile mi pare che ci stiano riuscendo. Credo sia un segnale forte l’aver preso Carolina Morace, un’icona di quel mondo. Sulla seconda squadra è un progetto a cui Mirabelli tiene moltissimo. Vorremmo che i nostri giovani, che escono dalla Primavera, possano continuare l’esperienza con la maglia del Milan e dare la possibilità di un altro paio di anni confrontandosi con la Lega Pro, dandoci la possibilità di valutare chi è da Milan e chi no. Se la FIGC farà sì che il Milan farà sì che il Milan possa rientrare, parteciperemo già dalla stagione 2018-2019”.

Sul rinnovo di Romagnoli e quello possibile di Cutrone: “Il segnale di Alessio va esattamente nella direzione opposta al discorso che facevamo prima. Avrebbe potuto andare via, visto che è cercato da club di primissimo livello, ma ha voluto sposare noi e vincere con la maglia rossonera. Stesso discorso per Cutrone, c’è molto più di una stretta mano e sono convinto che anche con lui faremo prestissimo la solita diretta Facebook per confermare che rimarrà con noi a lungo. Per fortuna non ci sono altri rinnovi da fare, perchè il lavoro è stato già fatto”.

Sui provvedimenti nei confronti dello sciacallaggio mediatico nei confronti del Milan: “Ha ragione, ne parlo spesso con Fabio Guadagnini, che è il nostro capo della comunicazione. Una chiarezza sul punto proprietario sono convinto che sgombrerebbe il 70-80% dei problemi e quindi quando ne parlo con Li Yonghong o con David Han Li chiedo loro un aiuto sotto questo aspetto. Dopodichè io ci ho fatto il callo. Io ho fatto l’advisor di Mr. Li anche prima del closing e anche in quel momento c’era un clima e un’atmosfera mediatica di un certo tipo. Spero che duri poco e che l’interesse del tifoso si riporti sul pallone e cercheremo di gestire, per quello che possiamo fare, il contesto media attorno a noi”.

Sull’obiettivo per il nostro campionato: “La squadra dovrà essere un po’ più forte di quella dell’anno scorso. Mirabelli e Gattuso, che hanno piena sintonia, mi hanno già portato una lista da almeno un mese dei giocatori in uscita e in entrata di come il puzzle potrebbe essere completata. Massimiliano ci sta lavorando ed è molto avanti su una serie di negoziazioni e più indietro su altre. Mancano 45 giorni alla fine del mercato, in questo tempo completeremo il puzzle. Stiamo lavorando con la stessa intensità, cercando di non ascoltare qualche Cassandra che vorrebbe che il Milan di quest’anno retrocedesse anzichè progredire e vogliamo progredire”.

Se i giocatori importanti lasceranno la squadra a causa della situazione societaria: “No, a parte che non è venuto nessun giocatore, credo, nè da Mirabelli nè da me a dire che ha altri progetti e che vuole andare via. Se succedesse questo lo valuteremo con attenzione, perchè i giocatori devono essere convinti di rimanere e di indossare la nostra maglia. Mi auguro che non succeda, perchè i nostri progetti non cambiano di una virgola. L’anno scorso eravamo convinti di conquistare la qualificazione in Champions League, poi le vicissitudini del calcio nel girone d’andata hanno fatto sì che abbiamo conquistato un sesto posto, ma questo non cambia l’obiettivo. Abbiamo composto una squadra ottima, a nostro giudizio. Su cui se andiamo a fare 2-3 innesti secondo noi possiamo essere competitivi”.

Sul grande attaccante in arrivo e quale budget pensa di sfruttare: “E’ molto importante. Ho letto anche io che uno dei grandi desideri è quello di sognare che con un eventuale nuovo proprietario arrivasse una grande disponibilità economica nelle casse del club e che questi denari potessero essere utilizzati sul mercato. In realtà non è così. In realtà noi già ad oggi abbiamo in cassa già denaro a sufficienza per poter investire sul mercato, se questo fosse possibile. Sotto questo aspetto il presidente Li non ci ha fatto mancare nulla ed abbiamo un piano di investimenti importante anche quest’anno. Però purtroppo o per sfortuna ci sono le norme del FFP, che se l’anno scorso, che era l’anno franco del presunto Voluntary Agreement, ci hanno consentito di fare una campagna importante, quest’anno ci riportano a delle regole. Le regole sono quelle, ma il bilanciamento tra entrate ed uscite dovrà essere più o meno zero. Poi ci sono fantasie e creatività, i ds sanno come fare, ma questo grossomodo è ciò che ci dobbiamo aspettare”.

Se i 3-4 acquisti nominati da Mirabelli e Gattuso comprendono Reina, Strinic ed Halilovic: “No. Nel senso che questi 3 sono comunque ottimi giocatori che Massimiliano aveva messo nel mirino e completato nei mesi scorsi. Al di là dei tantissimi nomi, quelle che sono le richieste dell’allenatore e del ds è quella di cercare di completare la rosa con tre inserimenti di qualità che a loro giudizio sono importanti. Molto importante che ci diciamo nuovamente tutti insieme che questo sarà un mercato di entrate e di uscite, che confluiranno insieme”.

Se il Milan parteciperà al prossimo campionato di Serie A: “Sì, certo (sorride, ndr). Se la domanda si riferiva al rispetto dei parametri della FIGC da rispettare, siamo adempienti. Questa iniezione di 32 milioni ha garantito il rispetto dei parametri. Abbiamo ricevuto la conferma della Serie A proprio venerdì. Sulla Serie A non ci sono dubbi”.

Sulle possibilità di ribaltare il verdetto della UEFA al TAS: “Non lo so. Il verdetto della UEFA al Milan sembra ingiusto, per questo abbiamo deciso di ricorrere. Noi abbiamo dimostrato in questi 12 mesi di voler rispettare in maniera ferrea le regole, di assecondare quelle che sono le norme del FFP. Abbiamo presentato dei plan che dimostrano che nei prossimi 3 anni le perdite saranno più contenute rispetto al passato. Abbiamo cercato di portare tutti gli argomenti giuridici e manageriali per garantire questo. Non è stato bastevole. Mi auguro che al TAS si possa leggere la storia del Milan degli ultimi 12 mesi in modo diverso. Non saprei dire quali sono le percentuali, ma posso assicurare che lotteremo fino ad oltre il novantesimo”.

Su quando i milanisti potranno tornare a parlare di calcio: “Spero presto. Vi assicuro che nei nostri uffici, al di là di quello che succede sui giornali o sulle tv, si parla di calcio, si parla della gestione della società, si fanno i progetti, si pianificano le attività di mercato e le amichevoli. Siamo concentrati sul pallone”.

Sulla maggiore chiarezza a livello societario: “Di nuovo si ritorna sul tema societario. Quello che leggiamo quotidianamente riporta l’interesse del tifoso sugli argomenti della proprietà. Questo fa parte della nostra cultura, in cui siamo abituati ad una sorta di stabilità nel tempo, a proprietà che sono secolari in alcuni casi. Quindi immaginarci che ci possano essere delle proprietà più di breve durata mette in agitazione e in subbuglio. Ora noi non siamo indovini e non possiamo indovinare se nella testa di Mr. Li ci sarà di vendere un pezzo del club o di tenere il club per il futuro. Questo non lo sappiamo. Quello che è importante, secondo me, per noi che gestiamo il club e per i tifosi, è che il club sia solido e che abbia dei progetti da portare avanti e che non abbia cambiato idea rispetto a quanto detto negli scorsi anni. Dopodichè, io mi auguro che il proprietario, chiunque sia, sia sempre un proprietario che ci supporti e che ci metta a disposizione le risorse economiche che ci siano utili. E sotto questo aspetto devo dire che Mr. Li lo ha sempre fatto, il fondo Elliott me lo ha dichiarato anche per iscritto, come testimoniano i documenti scritti portati alla UEFA. E se mai ci fosse un nuovo azionista che deve arrivare, immagino che lo faccia con quella passione che da sola giustifica un investimento in un club come il nostro”.

Se Li Yonghong vestirà i 32 milioni di aumento di capitale al fondo Elliott: “Anche questa è un’altra domanda che riguarda la proprietà. Per me è importante che i tifosi sappiano che i 32 milioni il Milan li ha ricevuti settimana scorsa. Ho l’account economico, il mio conto corrente in banca, è molto ricco di denaro. A me non riguarda se i soldi li ha versati uno o l’altro. Io devo stare attento a quello, che ci siano i soldi affinchè il Milan sia gestito bene, per pagare gli stipendi, per pagare i fornitori, per garantirmi di fare un briciolo di campagna acquisti. E questo ho. Dopodichè, chi me li mette? Lo staremo a vedere”.

Se Bonucci andrà via: “Leo è il nostro capitano. Non è uno dei giocatori che stiamo discutendo o negoziando. E’ uno dei punti di forza della squadra e starà con noi spero ancora a lungo”.

Su cosa sta succedendo sulla società: “Sfrutto questa domanda per fare una premessa. Faccio l’amministratore delegato del Milan, me ne occupo e me ne curo quasi per 24 ore al giorno. Poi ci sono delle cose che passano sopra la mia testa e che riguardano la proprietà e gli azionisti. Su quello non voglio apparire evasivo, ma tante cose non le so neanche io”.

Sull’inizio della stagione: “Ricomincia oggi, riparte la routine. E’ bello ricominciare l’anno insieme con i tifosi”.

Sull’esigenza di sentire parlare la società da parte dei tifosi: “Il senso della mia presenza qui oggi è proprio questo. Mi rendo conto quando sono per strada e incontro i tifosi del Milan che ci sia desiderio di capire cosa sta succedendo, anche perchè talvolta capita che i media enfatizzino non nel modo giusto. Sono qui per questo, per rispondere e fare chiarezza”.