L’ex attaccante del Milan Suso, attualmente in prestito al Siviglia, ha rilasciato un’intervista ad AS in cui ha parlato dell’esperienza in rossonero.
Periodo di quarantena: “La vivo insieme alla famiglia, non usciamo da casa. Ho un piccolo giardino e sto spesso con mio figlio. Dobbiamo allenarci ovviamente, anche se correre sul tapis roulant è un po’ monotono. Quando accadono queste cose però il calcio passa in secondo piano“.
Situazione in Italia: “Nessuno immaginava che avrebbe avuto un tale impatto. In Spagna la sanità è ottima. A Milano non hanno posto nemmeno per i malati, questo è critico. La famiglia di Musacchio, ad esempio, è partita per la Spagna una settimana fa e lui è rimasto da solo“.
Stagione al Siviglia: “Fa male a tutti. Non è positivo che i giocatori si fermino e prima che La Liga riprenda ci vorrà qualcosa come un precampionato. È impossibile fermarsi e ricominciare allo stesso modo dopo qualche settimana“.
Periodo al Milan: “Ho avuto tre presidenti, diversi allenatori, dozzine di giocatori … È difficile cominciare qualcosa di solido. Ogni anno quando inizi è completamente diverso“.
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