Nel calcio ci vuole equilibrio ma, giustamente, diventa difficile essere cinici nell’analisi dei risultati. Per analizzare lo stato attuale del Milan ci vogliono, oltre all’equilibrio, lucidità e pragmatismo. Partiamo da un presupposto: fin qui il Milan è una grande delusione perché, se è anche vero che ci vuole tempo per una squadra e una società completamente nuova, è altrettanto vero che questi risultati sono troppo deludenti per poter restare lucidi. A maggior ragione se hai speso 230 milioni di euro. Il Milan non era da scudetto l’1 luglio, non lo era il 31 agosto e non lo è il 30 ottobre. Il Milan, però, doveva restare in lotta per il quarto posto fino a maggio. Questo sì. Al Milan concediamo l’alibi del tempo. Ci vogliono tempo e pazienza per assemblare una squadra così nuova ma, allo stesso tempo, dobbiamo lucidamente analizzare gli errori che oggi portano la squadra così lontano dal quarto posto.
PRIMO FATTORE
Primo fattore: errore clamoroso aver confermato Vincenzo Montella. Buon traghettatore, allenatore con idee ma sicuramente non sarà mai Allegri, non sarà Ancelotti e neanche Spalletti. Montella è un allenatore da fascia media di serie A, anche se a Genova ha dimostrato di non meritare neanche quella. Le espressioni alla Vincenzo Salemme iniziano a disturbare, le risposte da presa in giro non le accettiamo e soprattutto aspettiamo da Montella una risposta tecnico-tattica su questo Milan che non gira. Uomini messi in ruoli sbagliati e neanche una lontana idea di calcio.
LA SOCIETÀ
La società ha sbagliato? Certo, altrimenti non sarebbe sull’altra colonna della classifica. Innanzitutto se punti Belotti, Morata e Diego Costa non puoi chiudere il mercato con Kalinic. Questo lo abbiamo detto subito. Non ce la sentiamo di incolpare i dirigenti del Milan per l’acquisto di Bonucci perché, tutti e ripeto tutti, abbiamo fatto mille complimenti a Mirabelli e Fassone per aver preso l’ex difensore della Juve. Poi se Bonucci è diventato un problema questo lo ha giustamente dichiarato il campo ma parlare di acquisto sbagliato è esagerato, se consideriamo gli ultimi anni del leader della squadra che in Italia ha vinto tutto. Il Milan rinascerà, il Milan tornerà a galla ma forse questo Milan è anche sfortunato. Nell’anno in cui l’Italia ritrova quattro posti in Champions le romane si danno alla pazza gioia. Credevamo fosse una lotta a due per il quarto posto. Era tutto giusto ma abbiamo sbagliato la concorrente della Roma. La Lazio è uno spettacolo, di questo passo il Milan potrà puntare solo all’inutile Europa League.