Parliamo del Milan. Tanto per cominciare. Chi avrebbe pronosticato un fallimento così evidente dopo la campagna acquisti estiva? Adesso siamo tutti bravi e siamo tutti professori senza cattedra, tanto a dire che il Milan è insoddisfacente oggi è semplice. Così come è semplice dire che l’Inter è fortissima. Quando il Benevento conquista il suo primo punto storico in serie A, contro il Milan, e il primo punto porta la firma del portiere al 96′ capisci che quest’anno è bene che finisca in fretta. Non ci sono Santi a proteggerti. Il Milan rischia di diventare una polveriera perché stagioni così non le sistemi neanche con due viaggi a settimana a Lourdes.

CAMPAGNA ACQUISTI

Il Milan ha sbagliato campagna acquisti? Sicuramente avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Non lo diciamo noi ma lo sta dicendo il campo. Il Milan avrebbe dovuto avere un allenatore serio da inizio stagione? Certamente. Il Milan avrebbe dovuto lasciare Gattuso a lavorare bene, come stava facendo, con la Primavera? Sì, probabile. Mirabelli è diventato uno spiantato? No. Anche Marotta, al primo anno di Juve, era dato per bollito e fallito. La Curva, non lo dimentichiamo, intonava il solito coro…”Luciano Moggi”. Oggi il Milan ha visto le streghe, nel vero senso della parola: un autore di un film horror non sarebbe potuto essere più crudele nei confronti di Gattuso. Adesso è iniziata la corsa a chi chiede la testa di Mirabelli. Facile il gioco. C’è chi rivorrebbe Galliani e si è dimenticato cosa diceva o scriveva sei mesi fa. Quest’anno è stato fallimentare, ma una seconda chance, il nuovo Milan, la merita.

PROPRIETÀ ASSENTE

Certo è che lavorare con una proprietà assente non è facile per nessuno. Oggi vorrei essere nei panni di tutti ma, sinceramente, non in quelli di Rino. Non c’è un’idea per far uscire questo Milan dalla crisi e, se non vinci neanche a Benevento, forse hai finito di pensare anche al piano zeta.

fonte: milannews.it