Fonte: gazzetta.it
Via Higuain? Piatek sorpassa Morata per la successione. In questa mano decisiva per il mercato rossonero, occhio alle mosse del Chelsea. Il club di Abramovich sta modellando l’offerta giusta per strappare il sì della Juve e portare subito Gonzalo Higuain a Stamford Bridge. Dopo il no al prestito secco, Marina Granovskaia sta valutando quanti soldi mettere sul piatto (e con quale formula) per un’operazione che comporta una spesa di oltre 50 milioni. Ma Sarri lo vuole a tutti i costi e il Pipita non vede l’ora di riabbracciarlo. Così il Milan si sta adoperando per accelerare i lavori in corso. Il programma originale di uno scambio con Alvaro Morata, infatti, deve fare i conti con le turbolenze spagnole. Se l’opzione Siviglia evapora, merita più attenzione il dialogo dei Blues con l’Atletico Madrid, interessato a cedere Kalinic agli inglesi proprio per avere Morata. A quest’ultimo piace l’idea di giocare in Champions e lo ha pure detto a Leonardo… Ciò spiega perché in via Aldo Rossi hanno cominciato a stringere la morsa sul Genoa per avere già a gennaio quel Piatek su cui sono da tempo in corso valutazioni per l’estate.
Rino lo saluta?
l quadro è complicato, non c’è che dire. La società rossonera non ha disponibilità finanziarie immediate per via degli arcinoti vincoli del Fair Play finanziario. Tuttavia la determinazione di Higuain nel cercare altrove l’entusiasmo perduto mette tutti in agitazione. A esempio ieri Gattuso ha ri-tuonato: “Quando uno fa delle scelte, è difficile convincerlo. Ci provi. Ce lo teniamo stretto ma non so cosa succederà“. È sconsolato, Rino: “Ho parlato tanto con lui ma la testa è la sua, non la mia. Io me lo porterei a casa e gli darei da mangiare…“.
La scaletta
Nel primo colloquio con la Granovskaia, Paratici ha detto no al prestito secco: soluzione non gradita ai campioni d’Italia che hanno sotto contratto il Pipita sino al 2021, con una quota residua di ammortamento di 36 milioni: guarda caso la cifra pattuita con la società di Elliott per il riscatto in estate. Detto che il Milan non ha alcun impegno (ma solo un diritto), è chiaro che a Torino non vogliono correre il rischio che un nuovo trasloco di Higuain lo deprezzi. Così Paratici vuole garanzie per incassare quei 36 milioni. Il Chelsea, per scalare questa montagna, punta su di un prestito pluriennale. La Juve si aspetta un prestito con obbligo di riscatto in caso di qualificazione in Champions della squadra di Sarri. Ma i Blues sperano in una via di mezzo, con un prestito oneroso per 18 mesi. Per la Juve è indispensabile garantirsi l’incasso di almeno altri 18 milioni per la prossima stagione così da far maturare l’ammortamento senza minusvalenze. Se la società di Abramovich accetta di rilevare anche la quota del Milan per la stagione in corso (9 milioni di prestito), l’onere complessivo arriverebbe a ben 54 milioni di euro. Vanno aggiunti, infatti, gli stipendi del Pipita (27 milioni per 18 mesi al lordo) e la già citata quota da 18 milioni per il prestito nella stagione 2019-20. Le telefonate in queste ore si sprecano, mentre l’entourage del giocatore (il fratello Nicolas) pressa i due club. Si danno tutti da fare.
Incognita polacca
In questo giro pesa un’altra incognita: Piatek. Sul goleador polacco si sono mosse Juve e Inter: per entrambe è un obiettivo per l’estate. E lo stesso presidente genoano Preziosi non intende privarsi ora del suo goleador più prolifico. Ma il Milan ritiene di avere gli argomenti giusti per smuovere il numero uno rossoblù. Ci riuscirà? Il presidente è nell’occhio del ciclone: i tifosi lo accusano di vendere i gioielli della squadra. Ma i conti del club hanno bisogno di continue iniezioni di liquidità. E il pressing rossonero può farlo cedere.