Lunga intervista concessa da Samuel Castillejo a Sky Sport. L’esterno spagnolo del Milan ha raccontato i giorni difficili che sta vivendo come tutti gli italiani.
Sei uno dei calciatori stranieri che ha deciso di rimanere in Italia. Ci spieghi il perché?
“Sono rimasto in Italia soprattutto per non mettere a rischio nessuno della mia famiglia. La situazione qui non era facile, c’erano tanti contagiati e ho deciso di rimanere qua a Milano. È vero che non è facile restare lontano dalla famiglia, ma credo sia la decisione giusta”.
Quando hai sentito che Paolo e Daniel Maldini erano positivi cos’hai pensato?
“C’era preoccupazione, soprattutto per la loro salute. Speriamo che nessun altro compagno risulti positivo. Ho sentito Daniel, non ha alcun sintomo e sono contento per lui, sicuramente si riprenderà bene”.
La Spagna è tra i paesi più colpiti, sei preoccupato?
“La mia famiglia sta bene ed è a casa, sono preoccupati anche per me perché sono qui da solo. Speriamo passi il più presto possibile, soprattutto per avere la possibilità di stare vicino alla mia famiglia”.
Lo staff ti ha dato una scheda d’allenamento, c’è qualche esercizio strano?
“Mi sto allenando tutti i giorni a casa, non è facile perché non ho pesi. Per esempio l’altro giorno ho fatto la spesa e con i sacchetti ho fatto i bicipiti. Alla fine tutto può servire, qualcosa per allenarti la trovi”.
Con Pioli stavi trovando spazio, speri resti anche il prossimo anno?
“Non è solo l’allenatore a metterti in campo, ma molto dipende dal lavoro del calciatore. A volte la testa è più importante di tutto, soprattutto nei momenti di difficoltà. Pioli è un grande allenatore, speriamo di averlo anche il prossimo anno”.
Lo sai che nei 5 maggiori campionati d’Europa sei il calciatore che ha creato più occasioni da gol (31) nel 2020?
“L’ho visto poco fa, è un gran dato e mi fa piacere, sono contento per me stesso perché alla fine il lavoro ripaga sempre”.
Hai un tatuaggio dietro la schiena con la parola Mamihlapinatapai. Ma cosa significa?
“È una parola romantica. Quando ti piace una persona e anche tu piaci a quell’altra e c’è uno scambio di sguardi, ma nessuno riesce a fare il primo passo. È una cosa che capita a molti”.
Cosa ti aspetti dal ritorno in campo?
“La prima cosa che voglio è rivedere San Siro pieno, sentire l’affetto dei tifosi nelle nostre partite”.
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