Hakan Calhanoglu, giocatore del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa Italia con la Lazio. Ecco le sue parole.

Il derby contro l’Inter di TIM Cup

“Sono felice di averlo giocato. Ero in panchina ma quando sono entrato volevo dimostrare tutta la mia qualità e ci tenevo a dimostrare a Gattuso ciò che sono. Anche per domani ho speranze di passare il turno”.

Un avversario che lo ha colpito in Italia

“Ce ne sono molto forti, ma Juventus e Napoli sono davanti”.

Le differenze tra Serie A e Bundesliga

“In Italia il gioco è molto più tattico e basato sull’esperienza, è molto difficile. Quando si va in vantaggio, le difese si chiudono e si cerca di non prendere gol. In Germania invece si gioca molto più in avanti”.

Il peso della maglia numero 10

“Certo che lo sento il peso, nel Milan sono passati dei campioni importanti. Ma lavoro molto e sto cercando di raggiungere il livello della maglia numero 10”.

Lo studio dell’italiano

“Lo parlo un pochino. Ho imparato le parole che mi servono in campo: avanti, sinistra, destra…”.

L’assenza dal Mondiale della Turchia

“Tutti quelli che me lo chiedono, mi danno una pugnalata al cuore. Ogni giocatore vorrebbe andare al Mondiale, ma questo è il calcio e bisogna andare avanti”.

La fantasia in campo

“L’elastico contro la Lazio? L’ho visto fare da Jack in allenamento (ride, ndr). Mi interessa di più il gioco di squadra e vincere, non sto a guardare i miei movimenti o le giocate singole. Anche domani, l’obiettivo è vincere”.

I colloqui privati con Gattuso

“Posso dire che quando ci parliamo, riesce a motivarmi e mi mostra tutto l’interesse nei miei confronti. È stato chiaro con me, mi ha detto che i miei problemi non erano i piedi ma la testa. Mi ha detto di essere libero e rilassato, da quel momento ho cominciato a giocare meglio”.

Le difficoltà in Serie A

“A parte i miei problemi fisici, non ho trovato difficoltà nel calcio italiano. È molto simile a ciò che ero abituato. Il mondo Milan e i miei compagni mi hanno aiutato molto in tutto. Quando sono arrivato c’erano grandi aspettative, ma non ho potuto rendere al meglio per i miei problemi fisici ed altri fattori. Ora ho raggiunto i miei obiettivi ma starò ancora meglio, e come squadra saremo sempre più avanti”.

Gattuso come allenatore

“Come era giocatore, ci sta dando la stessa grinta da allenatore. Vuole il 100% e poi lo stesso ritmo lo vuole in partita. Dobbiamo dare il massimo sempre in ogni gara”.

Il ruolo preferito

“Ogni allenatore ha la sua idea di gioco e rispetto ovviamente anche quella di Montella, ci tengo a dirlo. Nella mia carriera non ho mai giocato nel 3-5-2 e non avendolo mai fatto ho trovato difficoltà, non è il mio modo di giocare. In germania giocavo nel 4-2-3-1 ed era tutto diverso rispetto a quando c’era Montella. Il mio ruolo è dove mi fa giocare mister Gattuso, sono contento”.

La prestazione contro la Lazio

“Da quando c’è Gattuso, ho trovato il mio spazio giusto e con il modulo corretto. Con Jack (Bonaventura) ci troviamo alla grande e sta andando bene. È importante il nostro feeling in campo, ci aiutiamo e vogliamo andare avanti così”.

I miglioramenti delle ultime gare

“Sono molto felice di essere tornato bene. Dopo l’infortunio ci ho messo un po’ a tornare al mio ritmo, ma ora sono felice perché ho trovato il mister che mi dà molta fiducia, parla tanto con me e mi aiuta a ritrovarmi. Inizialmente non avevo la forza di mostrare le mie qualità, ma da quando c’è Rino sto tornando ai miei livelli”.