Mattia Caldara, nuovo giocatore del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa in vista della sua presentazione. Ecco le sue dichiarazioni.
Sugli hobby
“Sono un ragazzo normale, solo che nel tempo libere al posto di giocare alla Playstation preferisco leggere e stare un po’ da solo“.
Sulle differenze tra difesa a tre e a quattro
“Non c’è una cosa che mi spaventa, fin da piccolo ero abituato a giocare a quattro. È una questione più tattica che mentale“.
Sul passaggio dalla Juve al Milan
“La Juve è stata la prima squadra a credere in me, ma al Milan era difficile dire di no, la storia del Milan mi ha portato a riflettere e a capire che era la soluzione migliore, sono contento che la trattativa sia andata a buon fine“.
Sulla coppia con Romagnoli per i
“Con Alessio ho giocato in Under 21, è fortissimo. Dobbiamo dimostrarlo sempre in campo, si può parlare sempre come si vuole ma bisogna dimostrare, dipende tutto da noi”.
Sulla squadra tifata da bambino
“Essendo bergamasco ero atalantino, l’Atalanta a Bergamo è come una religione“.
Su San Siro
“È lo stadio che regala più emozioni in Italia, ogni bambino sogna di giocare a San Siro. C’è molto entusiasmo tra i tifosi, sono molto felice qui, voglio dimostrare quello che valgo“.
Ancora su Gattuso
“Il mister vuole che la squadra abbia intraprendenza e voglia di vincere, non vedo l’ora che torni dall’America, sono felice“.
Su Gattuso
“Mi ha detto che c’è da lavorare molto, c’è voglia di fare, voglio mettermi in gioco, dimostrare che posso dare tanto al Milan“.
Sulla marcatura e sull’impostazione da dietro
“In questi due anni Gasperini mi ha fatto marcare ad uomo, sono migliorato molto. Impostare da dietro è importante per un difensore moderno. Devo migliorare, mi riesce meglio marcare ad uomo, mi metterò a disposizione per iniziare l’azione da dietro“.
Sui suoi ex compagni dell’Atalanta che ritrova
“Quando hanno saputo non vedevano l’oro che venissi qua, mi hanno detto che c’è aria positiva e di cambiamento. Sono davvero contento“.
Sull’Atalanta
“In questi due anni con Gasperini sono cresciuto molto anche mentalmente. Ho avuto la possibilità anche di giocare l’Europa League, è una cosa completamente diversa rispetto al calcio italiano. Giocare ogni tre giorni è diverso rispetto a giocare ogni sette giorni. Devo ringraziare l’Atalanta che mi ha fatto crescere davvero tanto“.
Sulla Juventus
“Mi ha comprato, credeva in me, ma ora inizia un ciclo nuovo, mi dà tanta responsabilità, penso solo a fare bene per il Milan“.
Sul peso dell’eredità
“Sarà molto pesante, ci proveremo a fare del nostro meglio. Sono venuto qua per la storia di un grande club, ci hanno giocato Maldini, Nesta, Thiago Silva. Ringrazio Leonardo, la società che ha creduto in me, non vedo l’ora di dimostrare il mio valore qui“.
Sul primo giorno in rossonero
“Buongiorno a tutti, sono stati giorni un po’ movimentati, ho visto grande entusiasmo a Milanello. Non vedo l’ora di iniziare“.
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