Carlo Ancelotti, ex tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di MilanTv parlando della nuova dirigenza rossonera e della finale di Coppa Italia. Ecco le sue dichiarazioni.

 

Su Alex Ferguson

“Tutto il mondo del calcio è dispiaciuto per Ferguson, perchè tutti sanno che uomo è sempre stato. Ho saputo che l’operazione è andata molto bene, speriamo che anche il decorso vada bene e possa recuperare bene. E’ veramente una persona di grandissimo livello e per questo tutti ci preoccupiamo per lui.

Se è vero che il Milan non si allenò tra la finale di Manchester e il ritorno della finale di Coppa Italia con la Roma

“E’ vero, la chiave è stata la partita di andata, dove abbiamo vinto inaspettatamente e in modo abbastanza facile, anche perchè motivati dal giocare due finali ravvicinate. Di conseguenza abbiamo gestito bene il ritorno, nonostante non fossimo nelle migliori condizioni fisiche”.

Su Gattuso

“Sta facendo molto molto bene, la squadra ha trovato l’identità molto velocemente. Ha fatto un periodo molto buono, nell’ultimo periodo ha pagato un po’ soprattutto dal punto di vista mentale. Ora si sono ripresi e so perfettamente che Rino la preparerà molto bene, conosce molto bene la Juventus dal punto di vista tattico e saprà motivare i suoi ragazzi esattamente come si motivava lui quando giocava”.

Su Fassone e Mirabelli incontrati nel corso della tournèe la scorsa estate

“Ho incontrato sia Fassone che Mirabelli l’estate scorsa, hanno preso in mano una situazione complicata e difficile. Occorre un po’ di pazienza, stanno riportando il Milan in alto, ma ci vorrà ancora tempo. Gli altri corrono, soprattutto in Europa. La base è stata ben fatta e mi auguro che il Milan possa tornare ancora in alto il prima possibile”.

Su Mancini allenatore della Nazionale

“E’ un ottimo allenatore, ha esperienza internazionale. Se fosse lui, la Nazionale credo sarebbe in buone mani. E’ motivato e sono convinto che si possa ripartire”.

Sulla scelta di non allenare la Nazionale

“La mia è stata una scelta, voglio allenare un club. Non me la son sentita di cambiare mestiere. E’ stata una decisione difficile, ma devo ascoltare quello che sento. Possibile ritorno nel calcio italiano? Non lo so cosa può succedere da qui a poco tempo. Orientativamente si può anche pensare che si può stare fermi ancora, perchè onestamente non vedo tante possibilità per poter tornare ad allenare. Non è un problema, credo che prima o poi qualcosa salterà fuori. Non ci sarebbe nessun problema a tornare in Italia”.

Su come vivrà la finale Juventus-Milan

“La vedrò insieme a un mio amico, che fa lo chef qua in Canada. E’ molto milanista e ci metteremo la maglia del Milan, questo posso fare per supportare i rossoneri. Speriamo di poter festeggiare mercoledì. La squadra di Rino avrà molto coraggio. Ai tifosi dico di stare vicini alla squadra, seguendola con passione. Quello che i tifosi del Milan sanno fare benissimo. E’ chiaro che è un momento delicato, perchè la squadra è un po’ indietro ma con i giusti investimenti e le qualità imprenditoriali che hanno i dirigenti penso si possa risalire”.

Sulla Juve

“La Juve è una squadra complicata, molto attenta in fase difensiva. Mi aspetto una partita equilibrata, non mi aspetto una Juve arrembante. Il Milan dovrà essere bravo a trovare spazi con una difesa che dal punto di vista collettivo lavora molto bene, ma dal punto di vista dei singoli qualche problema lo ha”.

Sullo striscione di benvenuto della Curva per il figlio di Katia Ancelotti

“Nutrono un grande affetto nei confronti miei e della mia famiglia. Katia e Davide (i figli di Ancelotti, ndr) tengono rapporti molto stretti con alcuni dei ragazzi della Curva. Andrea sarà un tifoso milanista, nonostante il padre napoletano. Sarà una lotta tra Parmigiano e mozzarella, ma sono convinto che preferirà il Parmigiano”.

Sugli aspetti su cui ha lavorato bene Gattuso e quelli migliorabili in vista dell’anno prossimo

“La cosa più evidente è che la squadra ha una sua indentità in entrambe le fasi. Credo si possa migliorare nel tempo a fare una pressione più alta. Con il 4-3-3 spesso è difficile pressare alto. In fase di possesso penso che l’idea del controllo del gioco c’è, si può migliorare mettendo più giocatori tra le linee e avendo più profondità davanti. La finalizzazione è un po’ mancata quest’anno”.

Su Li Yonghong

“L’ho conosciuto un pochino l’estate scorsa. Se vede il Milan e gli batte il cuore siamo già un passo avanti. I successi di Berlusconi credo che siano dipesi soprattutto da quello. Auguro a lui e a tutti noi che il Milan, grazie ai suoi investimenti, possa tornare in alto”.