Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan col quale ha giocato dal 1985 al 2002 vincendo molti trofei, è stato intervistato dal Corriere della Sera sull’entusiasmo generato in casa rossonera da un’estate vissuta da protagonisti sul mercato: “Da tempo non si respirava a Milano questo entusiasmo: ci si era fossilizzati in un zona paludosa da cui il Milan faticava a rialzarsi. Il fatto di aver riportato euforia fra i tifosi, anche con un mercato da protagonisti, è l’obiettivo primario centrato dalla nuova società”.

Albertini ha anche messo in guardia il Milan, sottolineando come oltre agli acquisti serva anche altro: “Faccio una premessa. Il mercato è una delle componenti del successo ma non l’unica altrimenti il Paris Saint Germain con quello che ha speso quest’estate non dovrebbe nemmeno giocare la Champions e vedersela assegnare d’ufficio. Ora occorrono altre componenti: il gioco di squadra e soprattutto la capacità di restare compatti nei momenti di difficoltà”.

Infine, l’ex di Milan e Barcellona ha commentato le parole di Marotta che ha individuato nel Milan la principale antagonista dei bianconeri: “Eh lui lo dice per mettere pressione agli avversari e creare un po’ di tensione. Però io, che da Berlusconi ho imparato che bisogna sempre puntare al massimo, penso che una squadra che coltivi grandi ambizioni non debba avere la paura di esporsi. Solo chi ha timore di inseguire traguardi prestigiosi fatica poi a gestire i momenti complessi della gestione. Per questo dico che i dirigenti del Milan dovrebbero avere la presunzione di dichiarare apertamente di puntare allo scudetto”.

19/08/2017                                                                                                                                                     GASPAROTTO ALEX