Donato Orgnoni, agente di Patrick Cutrone, è stato intervistato in esclusiva ai microfoni di Milannews.it. Di seguito sono riportate le sue dichiarazioni.
Le prime dichiarazioni
“E’ stato un anno ricco di soddisfazione per Patrick e si merita tutto quello che gli sta arrivando. È un ragazzo che non si accontenta mai e questo, forse, può essere un limite. Dovrebbe godersi di più certi momenti. Lui ragiona per obiettivi che sono se non quotidiani, settimanali. Però sta lavorando bene ed è tutto frutto del suo lavoro. In nazionale ci sono tanti buoni attaccanti e sono sicuro che lui cercherà di rubacchiare qualcosa per crescere ancora”.
Eppure in passato, qualcuno, ha cercato di smussare questa sua fame agonistica.
“E’ la sua forza. In passato qualcuno ha cercato di smussare il carattere, ma abbiamo sempre lottato, anche contro queste persone, per far si che Patrick mantenesse questo carattere. Lui è molto autocritico, ma non si abbatte mai. Le partite storte o i gol mancati sono capitati e capiteranno ancora. Ma lui è forte mentalmente”.
15 gol stagionali e mancano ancora due mesi al termine dell’annata sportiva. Ci avrebbe mai scommesso su un bottino di gol così ricco?
“Io sono stato sempre molto ottimista. Lo conosco ormai da anni e ho sempre creduto in lui. Un’occasione a partita, in genere, se la crea. Perché ha questo fiuto per il gol, questa fame, questa voglia di segnare. Servono anche un po’ di fortuna e che gli episodi siano a tuo favore. Bisogna sfruttare le chance, ma di base c’è una struttura tecnica e personale importante”.
Nelle ultime sei partite di campionato ha fatto cinque gol con cinque tiri in porta…
“Un’ottima media direi (ride ndr). Cutrone, in questo momento, deve ancora trovare una giusta maturazione in campo. I suoi gol sono arrivati negli ultimi metri, ma lui sa segnare anche da fuori area perché ha un bel calcio. Credo che quando avrà trovato la sua maturazione, saprà tirar fuori anche quei gol anche da fuori l’area di rigore”.
Il fatto che lui agisca principalmente nel cuore dell’area di rigore può aver influenzato i giudizi sulle sue doti tecniche?
“Sono sottovalutate. Sicuramente deve ancora migliorare, ma quello che abbiamo visto fino ad ora non è il vero Patrick. Secondo me ci riserverà ancora diverse sorprese e soddisfazioni, soprattutto per chi non lo conosce”.
Ci fa il punto sul rinnovo del contratto?
“Abbiamo iniziato a parlarne, ma non siamo ancora entrati nei dettagli. Non ci saranno problemi, perché un accordo lo troveremo. Vedremo dopo Pasqua, ci siederemo col club e ne parleremo. L’intenzione, da parte nostra e della società è quella di trovare un accordo per proseguire al Milan”.
A dicembre si è parlato di interessamenti di alcuni club esteri, tra i quali il Borussia Dortmund. Come avete vissuto questi rumors?
“Quando un ragazzo di 20 anni ha questi numeri, è normale che sia sotto la lente d’ingrandimento di molte società. Ma non ci siamo mai posti il problema. Siamo al Milan, restiamo al Milan e non ci poniamo il problema. Ovviamente ci hanno fatto piacere”.
È vero che non sa quanto prende di stipendio?
“Ha iniziato a informarsi adesso un pochino, ma il suo obiettivo non è quello. Assolutamente. Lui vuol giocare a calcio e vuole diventare un giocatore importante. La strada è lunga, ma è quella giusta. Si sta meritando tutto quello che gli sta arrivando”.
In cosa è cambiato Patrick in questi mesi?
“Sicuramente è più sereno. Ho visto anche delle foto in nazionale con un sorriso smagliante e questo è un aspetto che mi gratifica molto. Ma in generale, sono molto orgoglioso del percorso che abbiamo fatto insieme”.
Cutrone è molto considerato nello spogliatoio rossonero. Quanto la rende orgoglioso che un ragazzo così si sia fatto apprezzare nonostante la giovane età?
“Alla lunga, il lavoro sul campo parla. Utilizzo spesso Cutrone, anche con altri miei assistiti, come esempio. Lui si è fatto trovare sempre pronto. Lui non molla nulla ed è talmente deciso a raggiungere i suoi obiettivi che difficilmente qualcuno può fermarlo. I ragazzi di oggi devono imparare da Patrick. Io ho sempre creduto in lui, ma penso che ci siano altri giovani che hanno le doti per poter fare bene ad alti livelli”.
Centravanti, ma anche esterno nel 4-3-3. Uno spostamento che lo ha stimolato?
“L’ha vissuto come un passaggio del suo lavoro. Tutti sappiamo che lui può rendere al meglio come prima punta in un attacco a tre o se gioca con le due punte. Ma aver provato come esterno lo fa migliorare in certe situazioni. Poi a lui basta giocare e gli va bene tutto”.
Gattuso, nella sua prima conferenza stampa, lo ha definito un “tarantolato”. C’è stato un feeling immediato tra loro?
“Quando Rino è salito, sapevo che gli sarebbe piaciuto perché hanno la stessa fame, la stessa voglia e la stessa grinta. Ero molto tranquillo”.
Il suo impegno lo ha fatto diventare un idolo per i tifosi. Bello, no?
“Hai tifosi piace il giocatore che va in campo e da l’anima. Lui da sempre tutto quello che ha. Quando la curva gli ha fatto il coro la prima volta, mi son venuti i brividi così come domenica scorsa, dopo che il VAR gli ha convalidato il gol”.
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