La redazione di MilanNews.it ha intervistato Francesco Repice. Con la storica voce di RadioRai si è parlato del brutto infortunio di Conti e di chi potrà sostituirlo. In seguito abbiamo discusso della roboante vittoria del Milan sull’Austria Vienna analizzando pregi e difetti del 3-5-2, per poi soffermarci su singoli come Bonucci, Biglia, Calhanoglu e Kalinic.
Rottura del legamento crociato anteriore e 6 mesi di stop per Andrea Conti. Quanto perde il Milan con l’assenza del laterale ex Atalanta?
“Qualcosa inevitabilmente cambia, perchè era uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti del Milan. E’ uno che quel ruolo lo interpreta bene. Se riesce ad evitare compiti difensivi assillanti è bravo ad attaccare lo spazio, ad arrivare sul fondo. Mi sembra una perdita abbastanza importante per il Milan. Sono incidenti che ti pregiudicano diversi mesi. Credo che il Milan, al limite, dovrà intervenire a gennaio per cercare un giocatore pronto per sostituire Conti“.
Chi potrebbe essere il sostituto di Conti durante questi mesi di assenza?
“Abate secondo me è molto più bravo a marcare che a mettere i palloni in mezzo arrivando sul fondo o a dialogare con i compagni. Vedo più Calabria rispetto ad Abate da quel punto di vista. Poi magari Montella si inventa qualcosa. Adesso non è che bisogna fossilizzarsi sul 3-5-2. C’è stato un periodo in cui a calcio non si poteva giocare senza schierare il 4-2-3-1, ora se non fai il 3-5-2 non sei nessuno. Quest’ultimo lo trovo un po’ ‘una cafonata’, un modo un po’ antico di vedere il calcio per il mio modo di vedere. Montella alla Fiorentina stupiva perchè cambiava più moduli anche all’interno della stessa partita. Credo abbia le capacità per farlo anche al Milan e debba farlo. Mi sembra una fossilizzazione comica sul 3-5-2. Non è che perchè c’è Bonucci bisogna fissarsi con il 3-5-2 per forza“.
Non l’ha convinta il 3-5-2 visto ieri sera contro l’Austria Vienna?
“Io sinceramente a questa storia dei moduli credo poco e nella vittoria di ieri sera non ha inciso per nulla. Secondo me il test conta veramente pochino, perchè oggettivamente gli avversari erano abbastanza scarsi. Nei primi due gol mi è sembrato che l’Austria Vienna fosse a digiuno delle opportune competenze tattiche in fase difensiva. Dal punto di vista tecnico sono abbastanza scarsi, chiaro che poi quando il Milan che è nettamente superiore incontra queste squadre può avere la meglio facilmente“.
Con il 3-5-2, però, Bonucci ha meno compiti difensivi e più libertà di impostare.
“Bonucci ha più libertà di mettere in mostra le proprie qualità in costruzione con questo modulo, son d’accordo. Però se questo è il principio che deve valere, nel senso che tu non hai un giocatore come Pirlo o Pjanic che impostano e devi affidarti a uno dei tuoi centrali, poi ti trovi scoperto in fase di non possesso, soprattutto in Italia. Biglia è più metodista, oltre ad essere di categoria inferiorie ai due citati poco fa. E’ uno a cui affidare il pallone se vuoi metterlo in banca, può aiutare nel disimpegno ma non dare il là all’azione“.
Calhanoglu è stato indubbiamente tra i protagonisti della gara di ieri. Le piace il turco e pensa che potrà essere così determinante anche in campionato?
“Calhanoglu è un giocatore che dal punto di vista tecnico può fare qualcosa quando trova degli spazi per poter giocare e magari non trova difese bene organizzate. Credo che come tipo di giocatore farà poca strada in un campionato tattico come la Serie A, a meno che non accresca il suo dinamismo e la disponibilità al gioco fisico con l’avversario e non si trasformi in mezzala vera e propria. Io non ho mai creduto nel ruolo del trequartista, perchè secondo me nel calcio c’entra molto poco, specialmente nel nostro campionato“.
Altro attore principale della vittoria di ieri è stato Andrè Silva. Anche per lui vale lo stesso ragionamento di Calhanoglu?
“Lui invece potrebbe trovarne meno perchè fisicamente è molto forte oltre ad essere molto bravi con i piedi. Fatto sta che Cutrone in questo momento non lo levi per tutto l’oro del mondo. Io non stravedo per Borini, che secondo me è un giocatore che ti dà molto dinamismo ma fai poco costrutto. Ma nel campionato italiano uno come lui può essere utile poer stancare le difese avversarie e può creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti o Cutrone. In questo momento il giovanissimo attaccante mi sembra più dinamico di Andrè Silva, anche se il portoghese è più giocatore“.
Abbiamo parlato di Cutrone e di Andrè Silva. Di Kalinic cosa ne pensa?
“E’ il migliore di tutti in attacco. Ha dimostrato che, se lo fai giocare da solo, è bravissimo a fare tutti i movimenti giusti, fa reparto da solo ed è più lucido nel momento di concludere in area. Se gioca con le mezze ali alle spalle e gioca da solo lui può fare molto bene“.
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